tag:blogger.com,1999:blog-70903062404314544712024-02-07T16:01:35.236-08:00PROSTATAUnknownnoreply@blogger.comBlogger107125tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-30132168956163040782013-02-12T23:54:00.000-08:002013-02-12T23:54:48.610-08:00Sviluppato un nuovo farmaco per il trattamento dell’iperplasia prostatica<div class="article-content" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif !important; font-size: 14px !important; line-height: 20px !important; text-align: justify;">
<div style="margin-bottom: 12px !important; margin-top: 12px !important;">
<img alt="rapaflo eiaculazione retrograda BPH " height="320" src="http://m2.paperblog.com/i/164/1641398/rapaflo-un-nuovo-farmaco-per-liperplasia-pros-L-F_WvPr.jpeg" style="border: none; display: block; max-width: 460px;" title="Rapaflo, un nuovo farmaco per l’iperplasia prostatica benigna" width="320" />Dei ricercatori hanno di recente sviluppato un <em><strong>nuovo farmaco</strong></em> per il trattamento dell’<em><strong>iperplasia prostatica benigna</strong></em> (<em><strong>BPH</strong></em>): <em><strong>Rapaflo</strong></em>. Questa condizione colpisce attualmente un’altissima percentuale di uomini e si manifesta con: minzione frequente (anche durante la notte), perdita urinaria e difficoltà di svuotamento della vescica. Anche se l’allargamento della prostata è un segnale tipico dell’<em><strong>iperplasia prostatica benigna</strong></em>, <br />
<a name='more'></a>la gravità dei sintomi non è direttamente correlata alla dimensione della prostata. Purtroppo, la ritenzione urinaria cronica spesso porta ad infezioni delle vie urinarie ed i pazienti colpiti sono anche più inclini a sviluppare calcoli alla vescica ed infezioni renali. <em><strong>BPH</strong></em> può anche avere un impatto negativo sulla qualità di vita degli uomini, in quanto può portare a disfunzioni sessuali, insonnia e diminuzione della capacità di svolgere le attività quotidiane. Se poi questa condizione è associata a problemi di obesità e di ipertensione, la situazione si complica ulteriormente.<em><strong>Attualmente, i medici ricorrono alla prostatectomia solo in casi di emergenza</strong></em>, quando vi è un’improvvisa e completa ostruzione delle vie urinarie. In presenza di condizioni meno gravi, invece, ai pazienti vengono solitamente somministrati dei farmaci che, però, oltre a migliorare il flusso urinario ed a rilassare il muscolo della prostata, causano anche una dilatazione dei vasi sanguigni ed un calo della pressione. Inoltre, tra i pasti e l’assunzione del farmaco ci sono dei tempi di attesa da rispettare. Il Dr. Leonard S. Marks dell’Università della California a Los Angeles ha recentemente condotto uno studio su 821 pazienti ed ha scoperto che un<em><strong>nuovo farmaco</strong></em>, <em><strong>Rapaflo</strong></em>, aggira questo problema. Questo medicinale va a colpire in modo specifico i recettori della muscolatura liscia della prostata e dell’uretra, causandone il rilassamento, senza produrre effetti, però, sul sistema circolatorio. <em><strong>L’unico problema riscontrato con l’assunzione di questo farmaco è l’eiaculazione retrograda</strong></em>. Quest’ultima si verifica quando, durante l’orgasmo, il seme viene scaricato nella vescica piuttosto che nell’uretra. Questa condizione, però, interessa spesso anche gli uomini sottoposti ad una prostatectomia. L’<em><strong>eiaculazione retrograda</strong></em>, comunque, non è pericolosa e, per chi soffre di gravi problemi urinari, può risultare un effetto collaterale sopportabile. La compressa di <em><strong>Rapaflo</strong></em> deve essere assunta tutti i giorni insieme ai pasti.</div>
<div style="margin-bottom: 12px !important; margin-top: 12px !important;">
<em style="color: #8c8c8c; font-size: 12px; font-style: normal; line-height: 12px; text-align: start;">Creato il 12 febbraio 2013 da <a href="http://it.paperblog.com/users/laprostata/" style="color: #8c8c8c; cursor: pointer;">Laprostata</a></em></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-6634162951869022702013-01-31T23:42:00.001-08:002013-01-31T23:42:41.120-08:00Prostatite, rimedi naturali e cura indicata<br />
<div style="background-color: white; color: #393939; font-family: Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 4px; padding: 0px; text-align: justify;">
</div>
<div style="font-size: 14px; margin-bottom: 4px; padding: 0px;">
La <strong style="margin: 0px; padding: 0px;">prostata </strong>è una ghiandola dell’apparato genitale maschile delle dimensioni di una castagna, e la <strong style="margin: 0px; padding: 0px;">prostatite </strong>è causata proprio dall’infiammazione di tale ghiandola. Tale infiammazione può presentarsi <img height="400" src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRAuXX-xye3NbH8RtMtGwq3q7pMVaDaIIXiN8R4RTh7NuL10uMX" style="font-size: 14px;" width="398" /><span style="font-size: 14px;">nella sua forma acuta, e quindi accompagnata da forti dolori all’altezza del pube, un aumento della frequenza della</span><span style="font-size: 14px;"> </span><strong style="font-size: 14px; margin: 0px; padding: 0px;">minzione </strong><span style="font-size: 14px;">(che diventa dolorosa), e l’insorgenza di</span><span style="font-size: 14px;"> </span><strong style="font-size: 14px; margin: 0px; padding: 0px;">febbre </strong><span style="font-size: 14px;">alta; oppure in una forma cronica, senza febbre, accompagnata da disturbi lievi ma ricorrenti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; margin-bottom: 4px; padding: 0px;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="font-size: 14px; margin-bottom: 4px; padding: 0px;">
Per la cura di tale disturbo sono spesso indicati <strong style="margin: 0px; padding: 0px;">farmaci </strong>antibiotici, antinfiammatori, norme di vita sana ed un bilanciato <strong style="margin: 0px; padding: 0px;">regime dietetico</strong>, ma esistono anche diversi validi alleati naturali.</div>
<br />
<div style="background-color: white; color: #393939; font-family: Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 4px; padding: 0px; text-align: justify;">
Fra questi, troviamo ad esempio la <strong style="margin: 0px; padding: 0px;">Serenoa Repens</strong>, una pianta molto utilizzata in Germania, utile quando la prostatite è nelle fasi iniziali. Grazie alle sue proprietà, questa pianta (utilizzata dai 3 ai 6 mesi) ha il potere di ridurre l’<strong style="margin: 0px; padding: 0px;">infiammazione</strong>, il dolore ed anche la frequente minzione notturna, e risulta adatta per alleviare i sintomi delle malattie alla prostata.</div>
<div style="background-color: white; color: #393939; font-family: Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 4px; padding: 0px; text-align: justify;">
Per riuscire ad alleviare i <strong style="margin: 0px; padding: 0px;">sintomi della prostatite</strong>, vi consigliamo inoltre di cambiare il vostro stile di vita e soprattutto la vostra dieta. Eliminate i famosi cibi spazzatura, e prediligete piuttosto quelli sani e genuini (consiglio validissimo per tutte le persone in generale).</div>
<div style="background-color: white; color: #393939; font-family: Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 4px; padding: 0px; text-align: justify;">
Eliminate inoltre anche l’<strong style="margin: 0px; padding: 0px;">alcool</strong>, i cui effetti sulla prostatite sono ben noti a tutti, ed eliminate per il momento anche la <strong style="margin: 0px; padding: 0px;">caffeina </strong>(che rischierebbe di favorire l’irritazione e la disidratazione). Evitate infine anche l’uso eccessivo di cibi salati e di quelli piccanti, che rischiano di rendere ancor più acuti i <strong style="margin: 0px; padding: 0px;">sintomi </strong>della prostatite.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-79087109879158735032013-01-14T00:40:00.000-08:002013-01-14T00:40:10.965-08:00UN CAVALLO DI TROIA PER VINCERE IL TUMORE ALLA PROSTATA<span style="background-color: #f9cb9c;"><img alt="prostata" src="http://www.urcaurca.it/wp-content/uploads/2012/12/prostata.jpg" /><span style="color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 22px; text-align: justify;">Una terapia sperimentale condotta da ricercatori inglesi, che ha preso spunto dal mitico cavallo di Troia, ha completamente eliminato il tumore alla prostata nelle cavie sottoposte alla ricerca. Il team di scienziati ha nascosto il virus in grado di attaccare il tumore all’interno del sistema immunitario. Una volta dentro, l’esperimento ha mostrato che decine di migliaia di virus si sono lanciati sulle cellule cancerogene per ucciderle. Il risultato è stato definito dai ricercatori “emozionante”, ma ora bisogna vedere la rispondenza sull’uomo. Nelle cavie </span><strong style="border: 0px; color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 22px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">sono state usate le cellule bianche del sangue come un cavallo di Troia</strong><span style="color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 22px; text-align: justify;">, per portare i virus d’attacco nel cuore del tumore. E’ noto che la chemioterapia e la radioterapia usate </span></span><br />
<a name='more'></a>per trattare il cancro provocano notevoli danno collaterali, e non solo estetici. Ciò causa un aumento di globuli bianchi nella zona tumorale nell’intento di riparare i danni e <strong style="border: 0px; color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 22px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">questi potrebbero veicolare il contrattacco</strong><span style="color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 22px; text-align: justify;">. Durante la sperimentazione, alle cavie sono stati iniettati globuli bianchi, due giorni dopo la chemioterapia, ognuno dei quali aveva all’interno un paio di virus. Dopo circa 12 ore, ogni cellula bianca del sangue aveva replicato 10.000 virus che sono andati ad uccidere le cellule tumorali. </span><strong style="border: 0px; color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 22px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">Dopo 40 giorni tutte le cavie che avevano ricevuto questo trattamento erano vive e senza segni tumorali</strong><span style="color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 22px; text-align: justify;">; le altre cavie sono invece morte dopo che il tumore aveva continuato a diffondersi. Il professore Lewis, della </span><em style="border: 0px; color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 22px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">University of Sheffield</em><span style="color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 22px; text-align: justify;">, ha detto alla BBC: “Nella cavie abbiamo verificato che elimina completamente il tumore e ne impedisce la riformazione. E’ certamente un concetto innovativo, ma bisogna tener presente che a volte i progressi che si riscontrano sulle cavie non sortiscono alcun effetto sull’uomo”. Si pensa di iniziare la sperimentazione sull’uomo già dal prossimo anno nella speranza che i risultati confermino che il cavallo di Troia espugna il tumore alla prostata anche nell’uomo.</span><br />
<span style="background-color: #f9cb9c;"><span style="color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 22px; text-align: justify;">fonte:</span><span style="color: #444444; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 12.222222328186035px; line-height: 21.981481552124023px;">http://www.urcaurca.it/</span></span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-24760790430857530572012-11-30T03:24:00.003-08:002012-11-30T03:24:46.717-08:00Ca prostatico resistente: prognosi da livelli di mRna<div style="text-align: center;">
<img src="https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTrexmc8CBG4xaUjhRrQplx6jDEUYZHcnpzwmjMjpZVFDL5IPOJmA" /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #444444; font-size: 16px; line-height: 22px;">Due studi apparsi contemporaneamente su Lancet Oncology evidenziano l'utilità prognostica della misurazione dell'espressione dell'mRNA nel sangue intero di pazienti con carcinoma della prostata resistente alla castrazione. Nel primo, un'équipe internazionale coordinata da </span><strong style="color: #444444; font-size: 16px; line-height: 22px;">William K. Oh</strong><span style="color: #444444; font-size: 16px; line-height: 22px;">, della Mount Sinai school of medicine di New York, ha analizzato i campioni di sangue periferico prelevati in <a name='more'></a>modo prospettico da 202 pazienti con ca prostatico resistente alla castrazione. Dopo la verifica tramite Pcr di un gruppo di 168 geni correlati alla flogosi e al cancro prostatico allo scopo di ottenere biomarker efficaci di sopravvivenza, è stato messo a punto un modello a sei geni che ha permesso di distinguere i pazienti in due gruppi: uno a basso rischio, con sopravvivenza media di oltre 34,9 mesi, e uno ad alto rischio, con sopravvivenza media di 7,8 mesi. Nella seconda ricerca, condotto insiene da centri britannici e statunitensi, l'analisi dell'espressione dei profili genici è stata effettuata mediante processo bayesiano di scomposizione latente (Lpd), portando allo sviluppo di un test basato su nove geni. Tramite l'analisi Lpd,, i pazienti del set di derivazione sono stati suddivisi in 4 gruppi. Tutti quelli compresi nel Lpd1 (14 su 14) e la maggiore parte di quelli inseriti nei Lpd2 (17 su 18) avevano forme resistenti alla castrazione, gli altri 2 gruppi (appartenenti al set di validazione) erano sotto sorveglianza attiva. Gli studiosi hanno verificato che i pazienti classificati nel sottogruppo Lpd1 presentavano la prognosi peggiore (sopravvivenza globale Lpd1: 10,7 mesi vs 25,6 mesi nei non-Lpd1) e che il profilo genico individuato costituiva un fattore prognostico indipendente.</span></div>
<br style="color: #444444; font-size: 16px; line-height: 22px;" /><em style="color: #444444; font-size: 16px; line-height: 22px;"><span style="color: #5092c9; font-family: Helvetica; font-size: 10px; text-decoration: underline; text-transform: uppercase;"><a href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23059047" style="color: #444444;">LANCET ONCOL. 2012 OCT 8. PII: S1470-2045(12)70263-2.</a></span></em><br style="color: #444444; font-size: 16px; line-height: 22px;" /><em style="color: #444444; font-size: 16px; line-height: 22px;"><a href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23059046" style="color: #444444;">Lancet Oncol. 2012 Oct 8. pii: S1470-2045(12)70372-8</a></em><br />
<div>
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-20768160955592790882012-11-02T14:38:00.001-07:002012-11-02T14:38:46.019-07:00FDA: Finasteride e Dutasteride possono aumentare il rischio di gravi forme di tumore alla prostata<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='520' height='366' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzdD0idh-RvC6t2V0aJo-KohtQUbSwCkIPK4QmF-Rwwz41QV6GXOIrqre0STdKe5RMlsVFkPlRel8Z0k-vcGA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-47221493716281524662012-09-24T00:23:00.000-07:002012-09-24T00:23:20.562-07:00Tumore alla prostata <br />
<div class="contenuto_titolo" style="clear: both; font-family: Verdana, Helvetica, Arial; margin: 0pt; padding: 0px 0px 20px;">
<h1 style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 19pt; font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px;">
Il fiuto del cane può avvertire della presenza</h1>
</div>
<div class="contenuto_img" style="border: 1px solid rgb(137, 137, 137); font-family: Verdana, Helvetica, Arial; margin: 0pt 0pt 5px; padding: 0px;">
<div class="contenuto_img_crop" style="border: 0px; margin: 5px; overflow: hidden; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: middle;">
<img alt="Tumore alla prostata - Il fiuto del cane può avvertire della presenza" class="contenuto_img_crop" height="300" src="http://www.ogginotizie.it/GUI/file_contenuti/394126_cane-fiuto-naso.jpg" style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;" /></div>
</div>
<div class="contenuto_core" style="clear: both; font-family: Verdana, Helvetica, Arial; font-size: 10pt; margin: 25px 0pt; padding: 0px;">
Genova - Cani in grado di riconoscere i malati di tumore alla prostata. Per il momento si tratta di una sperimentazione ma al Centro Cinofilo Nazionale, in provincia di Grosseto, l'addestramento dei cani è già iniziato e mostra già enormi progressi e consente un forte ottimismo.<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />I cani vengono addestrati a riconoscere con l'olfatto un particolare enzima presente nell'urina dei malati di tumore alla prostata.<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />La capacità di avvertire<a name='more'></a> odori dei cani è risaputa e sembra che gli animali sotto addestramento riescano ad avvertire e segnalare quantitativi di enzimi davvero millesimali, paragonabili ai test compiuti nei laboratori ma con enorme risparmio anche dal punto di vista economico.<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />L'idea è quella di compiere un primo screening utilizzando gli animali su un campione piuttosto allargato per poi sottoporre ai test diagnostici "tradizionali" le persone eventualmente segnalate dal fiuto infallibile dei cani.</div>
<div class="contenuto_social" style="border-bottom-color: rgb(219, 220, 220); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; clear: both; font-family: Verdana, Helvetica, Arial; height: 25px; line-height: 25px; margin: 0pt 0pt 20px; padding: 0px; top: 0px; width: 476px;">
<div style="background-color: white; color: #3f3f3f; float: left; margin: 0pt; padding: 0px 10px 0px 0px;">
</div>
<div class="addthis_toolbox addthis_default_style " style="background-color: white; color: #3f3f3f; margin: 0pt; padding: 0px;">
<a addthis:title="Tumore alla prostata - Il fiuto del cane può avvertire della presenza" addthis:url="http://www.ogginotizie.it/171838-tumore-alla-prostata-il-fiuto-del-cane-puo-avvertire-della-presenza/" class="addthis_button_facebook_like at300b" fb:like:layout="button_count" fb:like:width="115" href="http://www.ogginotizie.it/#" style="color: #3f3f3f; cursor: pointer; float: left; margin: 0px; padding: 0px 2px; text-decoration: none; width: 115px !important;" title="Facebook_like"><fb:like action="like" class="fb_edge_widget_with_comment fb_iframe_widget" fb-xfbml-state="rendered" font="arial" href="http://www.ogginotizie.it/171838-tumore-alla-prostata-il-fiuto-del-cane-puo-avvertire-della-presenza/" layout="button_count" ref=".UGAJDECGX-o.like" send="false" show_faces="false" style="display: inline-block; margin: 0px; padding: 0px; position: relative;" width="115"><span style="display: inline-block; height: 20px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative; text-align: justify; vertical-align: text-bottom; width: 92px;"><br class="Apple-interchange-newline" /></span></fb:like></a></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-53420826832931364902012-08-07T14:53:00.001-07:002012-08-07T14:53:24.096-07:00La Tecnologia di Star Trek alla portata di tutti<object width="560" height="315"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/g3R8quKp9Fo?version=3&hl=it_IT&rel=0"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/g3R8quKp9Fo?version=3&hl=it_IT&rel=0" type="application/x-shockwave-flash" width="560" height="315" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true"></embed></object>
Per fare il test andate qui: Dove fare il test per le patologie di prostata e vescica
http://www.clarbrunovedruccio.it/ita_dove_si_trova.htmUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-57894095566664532612012-07-09T22:42:00.000-07:002012-07-09T22:42:34.485-07:00La Prostatite – La Cura con i Rimedi Naturali<br />
<h2 style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS', Arial; font-size: 24px; margin: 0px; padding: 0px;">
<span class="cufon cufon-canvas" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px !important; height: 24px; line-height: 1px !important; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; vertical-align: middle !important; width: 29px;"><span class="cufon-alt" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px; height: 0px !important; margin: 0px; overflow: hidden !important; padding: 0px; text-indent: -10000in !important; width: 0px !important;"></span></span><span class="cufon cufon-canvas" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px !important; height: 24px; line-height: 1px !important; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; vertical-align: middle !important; width: 95px;"><canvas height="27" style="border: 0px; font-size: 1px; height: 27px; left: -7px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; top: -2px; width: 133px;" width="133"></canvas><span class="cufon-alt" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px; height: 0px !important; margin: 0px; overflow: hidden !important; padding: 0px; text-indent: -10000in !important; width: 0px !important;"></span></span><span class="cufon cufon-canvas" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px !important; height: 24px; line-height: 1px !important; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; vertical-align: middle !important; width: 15px;"><canvas height="27" style="border: 0px; font-size: 1px; height: 27px; left: -7px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; top: -2px; width: 53px;" width="53"></canvas><span class="cufon-alt" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px; height: 0px !important; margin: 0px; overflow: hidden !important; padding: 0px; text-indent: -10000in !important; width: 0px !important;"></span></span><span class="cufon cufon-canvas" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px !important; height: 24px; line-height: 1px !important; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; vertical-align: middle !important; width: 29px;"><canvas height="27" style="border: 0px; font-size: 1px; height: 27px; left: -7px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; top: -2px; width: 67px;" width="67"></canvas><span class="cufon-alt" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px; height: 0px !important; margin: 0px; overflow: hidden !important; padding: 0px; text-indent: -10000in !important; width: 0px !important;"></span></span><span class="cufon cufon-canvas" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px !important; height: 24px; line-height: 1px !important; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; vertical-align: middle !important; width: 53px;"><canvas height="27" style="border: 0px; font-size: 1px; height: 27px; left: -7px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; top: -2px; width: 91px;" width="91"></canvas><span class="cufon-alt" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px; height: 0px !important; margin: 0px; overflow: hidden !important; padding: 0px; text-indent: -10000in !important; width: 0px !important;"></span></span><span class="cufon cufon-canvas" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px !important; height: 24px; line-height: 1px !important; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; vertical-align: middle !important; width: 43px;"><canvas height="27" style="border: 0px; font-size: 1px; height: 27px; left: -7px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; top: -2px; width: 81px;" width="81"></canvas><span class="cufon-alt" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px; height: 0px !important; margin: 0px; overflow: hidden !important; padding: 0px; text-indent: -10000in !important; width: 0px !important;"></span></span><span class="cufon cufon-canvas" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px !important; height: 24px; line-height: 1px !important; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; vertical-align: middle !important; width: 11px;"><canvas height="27" style="border: 0px; font-size: 1px; height: 27px; left: -7px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; top: -2px; width: 49px;" width="49"></canvas><span class="cufon-alt" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px; height: 0px !important; margin: 0px; overflow: hidden !important; padding: 0px; text-indent: -10000in !important; width: 0px !important;"></span></span><span class="cufon cufon-canvas" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px !important; height: 24px; line-height: 1px !important; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; vertical-align: middle !important; width: 67px;"><canvas height="27" style="border: 0px; font-size: 1px; height: 27px; left: -7px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; top: -2px; width: 105px;" width="105"></canvas><span class="cufon-alt" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px; height: 0px !important; margin: 0px; overflow: hidden !important; padding: 0px; text-indent: -10000in !important; width: 0px !important;"></span></span><span class="cufon cufon-canvas" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px !important; height: 24px; line-height: 1px !important; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; vertical-align: middle !important; width: 75px;"><canvas height="27" style="border: 0px; font-size: 1px; height: 27px; left: -7px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative !important; top: -2px; width: 115px;" width="115"></canvas><span class="cufon-alt" style="border: 0px; display: inline-block !important; font-size: 1px; height: 0px !important; margin: 0px; overflow: hidden !important; padding: 0px; text-indent: -10000in !important; width: 0px !important;"></span></span></h2>
<br /><span style="font-family: 'Trebuchet MS', Arial; font-size: 13px; line-height: 19px;"></span><div class="clear" style="border: 0px; clear: both; font-family: 'Trebuchet MS', Arial; font-size: 13px; height: 0px; line-height: 19px; margin: 0px; overflow: hidden; padding: 0px; visibility: hidden; width: 0px;">
</div>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<a href="http://medicinanaturale.pro/wp-content/uploads/2012/05/prostatite-cause.jpg" style="border: 0px; color: #4f7327; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;"><img alt="" class="alignnone size-full wp-image-2070" height="329" src="http://medicinanaturale.pro/wp-content/uploads/2012/05/prostatite-cause.jpg" style="border-bottom-left-radius: 3px; border-bottom-right-radius: 3px; border-top-left-radius: 3px; border-top-right-radius: 3px; border: 1px solid rgb(238, 238, 238); clear: both; color: transparent; display: block; font-size: 0px; height: auto; margin: 5px 20px 20px 0px; max-width: 98%; overflow: hidden; padding: 3px; vertical-align: middle;" title="prostatite-cause" width="700" /></a></div>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Vengono indicate più comunemente, con questo termine, un gruppo particolare di patologie che interessano primariamente la prostata ma a volte coinvolgono altre strutture concomitanti come le vescicole seminali.</div>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
La moderna urologia tende oggi a dividere la patologia prostatica in tre punti fondamentali:</div>
<ul style="border: 0px; font-family: 'Trebuchet MS', Arial; font-size: 13px; line-height: 19px; list-style-image: initial; list-style-position: initial; margin: 10px 0px 20px -5px; padding: 0px;">
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;">Prostatiti croniche</li>
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;">Ipertrofia prostatica benigna</li>
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;">Prostatiti acute</li>
</ul>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Quello che maggiormente ci interessa, sono le prime due problematiche perché sono quelle che con maggiore frequenza si presentano all’osservazione medica quotidiana.</div>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Per quanto concerne in particolare le prostatiti croniche sono caratterizzate dalla presenza di una clinica ben precisa:</div>
<ul style="border: 0px; font-family: 'Trebuchet MS', Arial; font-size: 13px; line-height: 19px; list-style-image: initial; list-style-position: initial; margin: 10px 0px 20px -5px; padding: 0px;">
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;">Tenesmo urinario</li>
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;">Riduzione della potenza del mitto</li>
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;">Minzione notturna</li>
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;">Impotenza eregendi</li>
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;">Eiaculazione precoce</li>
</ul>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
L’ipertrofia prostatica benigna in genere può ricalcare i sintomi e i segni delle prostatiti croniche, con la differenza di non presentare necessariamente gli ultimi due sintomi.</div>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
In entrambi i casi, oltre che nei casi di carcinoma prostatico, è possibile rilevare in circolo l’aumento di due frazioni ben precise e cioè: il <strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;">PSA</strong> (antigene prostatico specifico) e il <strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;">PSA</strong> <strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;">free</strong>. Addirittura il rapporto tra i due valori è di valido aiuto nel monitoraggio della patologia prostatica in questione (poco vale la sua valutazione per fare diagnosi di carcinoma della prostata perché può risultare negativo; lo stesso dicasi per le prostatiti croniche etc.)</div>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
I rimedi a cui bisogna fare riferimento quando si è nelle condizioni di dover trattare una patologia prostatica come quelle menzionate poc’anzi, sono essenzialmente due, a base di varie combinazioni tra <em style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;">serenoa r., epilobio p., urtica u., pygeum a., </em>etc.<em style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;"> </em>:</div>
<ul style="border: 0px; font-family: 'Trebuchet MS', Arial; font-size: 13px; line-height: 19px; list-style-image: initial; list-style-position: initial; margin: 10px 0px 20px -5px; padding: 0px;">
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;"><strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;">Fitopros 1 gocce it-OTI</strong></li>
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;"><strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;">Fitopros 2 gocce it-OTI</strong></li>
</ul>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Questi vanno usati in tempi ben precisi come si evince dalle schede tecniche di seguito allegate (vedi alla <strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;">2° Parte</strong> del presente prontuario) Sicuramente il primo trova impiego nelle primissime fasi di cura mentre il secondo andrà utilizzato dopo che la prima fase di cura è stata espletata</div>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Qual’ora si presenti una concomitante patologia a carattere prettamente genitale come sopradescritto negli ultimi due punti della clinica delle prostatiti croniche, allora è possibile affiancare un altro fitoterapico (a base di <em style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;">tribulus t.)</em>, oltre ai Fitopros:</div>
<ul style="border: 0px; font-family: 'Trebuchet MS', Arial; font-size: 13px; line-height: 19px; list-style-image: initial; list-style-position: initial; margin: 10px 0px 20px -5px; padding: 0px;">
<li style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0px 30px; padding: 0px;"><strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;">Tribozin cps it-OTI </strong>alla<strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;"> </strong>dose<strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;"> </strong>di<strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;"> </strong>1<strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;"> </strong>cps<strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;"> </strong>3<strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;"> </strong>volte<strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;"> </strong>al<strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;"> </strong>dì<strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;"> </strong>x 4-6 settimane, senza bisogno di andare oltre come tempi, ma magari osservando un periodo di pausa di circa 20-25 gg e ripetere un nuovo ciclo per altre 4-6 settimane nello stesso identico modo (si possono fare più cicli seguendo questo schema).</li>
</ul>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<strong style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px;">Dott. Marco Mancini</strong> – Roma<br />Medico omeopata e docente in Omeropatia e Immugenetica – vicepresidente del’Associazione: Istituto Malattie Croniche Samuel Hahnemann.<br /><span style="border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: underline;"><a href="http://mailto:mancin.marc@tiscali.it/" style="border: 0px; color: #4f7327; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">mancin.marc@tiscali.it</a></span></div>
<div style="border: 0px; color: #4a4a4a; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Leggi tutti gli articoli del Dott. <a href="http://www.medicinanaturale.pro/category/marco-mancini" style="border: 0px; color: #4f7327; font-size: 13px; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">Marco Mancini</a></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-91430476055803114932012-05-18T13:06:00.001-07:002012-05-18T13:06:17.101-07:00L'origano, medicina naturale contro il cancro alla prostata<br />
<div id="img" style="background-color: white; float: left; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 2px; margin-left: 0px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<img src="http://www.newsfood.com/data/iNodes/2009/06/25/20090625182533-6763894/Standards/250x.jpg" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-image: initial; border-left-style: none; border-right-style: none; border-top-style: none; border-width: initial; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /></div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Per gli italiani, l'origano è soprattutto il condimento della pizza.</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Tuttavia, tale erbe potrebbe essere molto di più: in particolare un metodo per trattare il tumore alla prostata, migliore e con meno effetti collaterali dei sistemi attuali.</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Questa l'ipotesi al vaglio di una ricerca della Long Island University (New York, USA), diretta dalla dottoressa Supriya Bavadekar e presentata al recente (24 aprile) congresso della Federation of American Societies for Experimental Biology di San Diego.</div>
<a name='more'></a><br />
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
La dottoressa e la sua squadra sono stati spinti da diversi indizi.</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
In primis il ruolo dell'origano nella medicina naturale dell'antichità, che lo indicava come rimedio per infiammazioni e malattie varie. Inoltre, ricerche passate avevano mostrato come chi consuma pizza regolarmente è meno soggetto a tumori. Fino ad oggi, tutto il merito era del licopene del pomodoro ma, spiega Bavadekar, "Ora noi riteniamo che anche il condimento con l'origano possa giocare un ruolo".</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Infine, le terapie attuali contro il tumore alla prostata hanno effetti negativi sulla qualità di vita del paziente.</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Così, in cerca di un'alternativa valida, gli esperti hanno condotto test il laboratorio, usando carvacloro, principio attivo dell'origano, su cellule cancerose. Il test ha così mostrato come il carvacloro spingesse le cellule all'apoptosi, la morte programmata che l'organismo usa per le cellule difettose.</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Intervistata, la capo-ricercatrice ha ammesso come il meccanismo di eliminazione presenti dei lati oscuri, ma i risultati rendono meritevole l'approfondimento. Detto altrimenti, "Noi sappiamo che l'origano possiede proprietà sia antibatteriche che antinfiammatori. Ma i suoi effetti sulle cellule tumorali innalza questa spezia al livello di super-spezia, al pari della curcuma, usata per potenziare gli effetti della radioterapia e della chemioterapia". Allora, "Se lo studio continua a dare risultati positivi, questa super-spezia può rappresentare una terapia davvero promettente per i pazienti affetti da tumore alla prostata"</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /></div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<b style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">FONTE:</b> "Component of pizza seasoning herb oregano kills prostate cancer cells", Federation of American Societies for Experimental Biology, (FASEB)</div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /></div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<i style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Matteo Clerici</i></div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<i style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">fonte:</i><a href="http://www.newsfood.com/q/7967f4b1/l-origano-medicina-naturale-contro-il-cancro-alla-prostata/" style="background-color: transparent;">http://www.newsfood.com/q/7967f4b1/l-origano-medicina-naturale-contro-il-cancro-alla-prostata/</a></div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /></div>
<div align="justify" style="background-color: white; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<b style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">ATTENZIONE</b>: l'articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. L'autore, la redazione e la proprietà, non necessariamente avallano il pensiero e la validità di quanto pubblicato. Declinando ogni responsabilità su quanto riportato, invitano il lettore a una verifica, presso le fonti accreditate e/o aventi titolo.</div>
<hr style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: #cccccc; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-color: rgb(204, 204, 204); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 0px; border-image: initial; border-left-color: rgb(204, 204, 204); border-left-style: solid; border-left-width: 0px; border-right-color: rgb(204, 204, 204); border-right-style: solid; border-right-width: 0px; border-top-color: rgb(204, 204, 204); border-top-style: solid; border-top-width: 0px; color: #cccccc; font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; height: 1px; line-height: 19px; margin-bottom: 5px; margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />
<span style="font-family: 'Lucida Grande', 'Lucida Sans Unicode', 'Lucida Sans', LucidaGrande, Geneva, Arial, Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 19px;"><br /></span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-28991046208473116422012-05-08T23:04:00.001-07:002012-05-08T23:04:26.195-07:00Contro i sintomi del cancro alla prostata un aiuto dalla propoli<br />
<div style="background-color: white; color: rgb(68, 68, 68) !important; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px !important; line-height: 20px !important; margin-top: 8px; text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-top: 8px;">
Sembra che la <strong>propoli</strong>, il cosiddetto cemento delle api, sfruttata da sempre contro<strong>raffreddori</strong>, <strong>mal di gola</strong> e<strong> allergie</strong>, contenga un principio attivo in grado di arrestare la crescita del <strong>cancro alla prostata</strong>. A sostenerlo, è uno studio americano condotto su modello animale, i cui risultati sono stati pubblicati su Cancer Prevention Research.</div>
<div style="margin-top: 8px; text-align: center;">
<img src="http://cdn.medicinalive.com/wp-content/uploads/2010/06/propoli.jpg" />
</div>
<div style="margin-top: 8px;">
<span id="more-80866"></span></div>
<div style="margin-top: 8px;">
La propoli, infatti, è tra i<strong> rimedi naturali</strong> più antichi e usati per la cura dei tipici malanni della stagione fredda grazie alla sua particolare miscela di composti di natura fenolica e aromatici, arricchita da vitamine, acidi grassi, Sali minerali, aminoacidi, ecc. Da sempre, infatti, è nota la sua <strong>azione immunostimolante</strong>, <strong>antivirale</strong>, antimicotica e<strong>antiossidante</strong>.</div>
<div style="margin-top: 8px;">
Diversi studi, inoltre, hanno dimostrato come l’estratto etanolico di propoli sia in grado di inibire la crescita di <strong>tumori della pelle</strong> e del <strong>colon</strong>. Le sostanze con una più spiccata azione antitumorale sono proprio gli acidi fenolici, soprattutto il<strong> CAPE</strong>, l’estratto di propoli a base di estere feniletilico dell’acido caffeico su cui i ricercatori americani hanno focalizzato la loro attenzione.</div>
<br />
<div style="background-color: white; color: rgb(68, 68, 68) !important; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px !important; line-height: 20px !important; margin-top: 8px; text-align: justify;">
Come hanno spiegato:</div>
<blockquote style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: #f3f3f3; background-image: url(http://cdn.medicinalive.com/wp-content/themes/isaytheme/img/bg-blockquote.gif); background-origin: initial; background-position: 0% 0%; background-repeat: no-repeat no-repeat; color: #555555; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px; margin-bottom: 8px; margin-left: 8px; margin-right: 0px; margin-top: 8px; padding-bottom: 8px; padding-left: 16px; padding-right: 16px; padding-top: 18px; text-align: left !important;">
<div style="color: rgb(68, 68, 68) !important; font-size: 13px !important; line-height: 20px !important; margin-top: 8px;">
Se si alimentano giornalmente i topi con il CAPE, i loro tumori smetteranno di crescere. Dopo parecchie settimane, se si interrompe il trattamento, il <strong>tumore</strong> inizia a crescere di nuovo al suo ritmo originale. Così non si uccide il cancro, ma fondamentalmente si potrà bloccare a tempo indeterminato la proliferazione del cancro alla prostata.</div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; color: rgb(68, 68, 68) !important; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px !important; line-height: 20px !important; margin-top: 8px; text-align: justify;">
L’esperimento ha avuto una durata di 6 settimane, e sembra che il CAPE, per quanto non sia in grado di uccidere le cellule cancerose, sia efficace nel bloccare la proliferazione del<a href="http://salute33.blogspot.com/2011/05/correlazione-aa-precoce-con-tumore-alla.html" style="border-bottom-color: rgb(0, 51, 153); border-bottom-style: dotted; border-bottom-width: 1px; color: #003399; text-decoration: none;">cancro alla prostata</a> interrompendo la capacità delle <strong>cellule tumorali</strong> di nutrirsi. Da qui la possibilità di usare questo principio attivo come complemento nelle <strong>cure tradizionali</strong> e avere maggiori probabilità di successo.</div>
<div style="background-color: white; color: rgb(68, 68, 68) !important; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px !important; line-height: 20px !important; margin-top: 8px; text-align: justify;">
<em><b>Come utilizzare nel quotidiano la propoli?</b></em></div>
<div style="background-color: white; color: rgb(68, 68, 68) !important; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px !important; line-height: 20px !important; margin-top: 8px; text-align: justify;">
Come forma farmaceutica la troviamo in soluzione idroalcolica titolata in flavonoidi totali espressi come galangina minimo 30 mg/ml (si utilizza per preparare soluzioni per gargarismi, colluttori spray e sciroppi), e come estratto secco titolato in flavonoidi totali espressi come galangina minimo 8%-12%.
</div>
<div style="background-color: white; color: rgb(68, 68, 68) !important; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 20px !important; margin-top: 8px; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">fonte:</span><a href="http://www.medicinalive.com/medicina-tradizionale/oncologia/prevenzione-sintomi-cancro-prostata-propoli/" style="background-color: transparent;"><span style="font-size: xx-small;">http://www.medicinalive.com/medicina-tradizionale/oncologia/prevenzione-sintomi-cancro-prostata-propoli/</span></a></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-70709972460697883402012-04-12T01:13:00.003-07:002012-04-12T01:13:36.411-07:00Tumore alla prostata: presto il via alla terapia alle nanoparticelle<br />
<div id="innerLeft" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; display: inline; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.1em; line-height: 1.3em; margin-bottom: 0px; margin-left: 2px; margin-right: 8px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; width: 500px;">
<div class="post" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 5px; vertical-align: baseline;">
<div id="content_div-3939" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 10px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
Prossimi gli esiti dei primi studi clinici con nanoparticelle contro itumori alla prostata. A dare l’annuncio la BIND Biosciences, un’azienda di Cambridge, in Usa, fondata dagli scienziati che hanno creato e testato su animali queste nanosfere.</div>
<div class="wp-caption alignleft" id="attachment_3941" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; float: left; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 10px; margin-top: 5px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; width: 263px;">
<a class="highslide" href="http://www.liquidarea.com/wp-content/uploads/2009/11/prostata.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; cursor: url(http://www.liquidarea.com/wp-content/plugins/Viva-ThumbZoom/lib/v-zoom/graphics/zoomin.cur), pointer; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: none; outline-width: initial; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="Localizzazione prostata" class="size-medium wp-image-3941" height="300" src="http://www.liquidarea.com/wp-content/uploads/2009/11/prostata-253x300.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-color: rgb(221, 221, 221); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(221, 221, 221); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-style: initial; border-top-color: rgb(221, 221, 221); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 4px; padding-left: 4px; padding-right: 4px; padding-top: 4px; vertical-align: baseline;" title="prostata" width="253" /></a><br />
<div class="wp-caption-text" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #222222; font-family: verdana, arial, sans-serif; font-size: 0.8em; line-height: normal; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 10px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline; width: auto;">
Localizzazione <a class="st_tag internal_tag" href="http://www.liquidarea.com/tag/prostata/" rel="tag" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; font-size: 11px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Post taggati con prostata">prostata</a></div>
</div>
<br />
Dopo il successo delle sperimentazioni in laboratorio, ha annunciato il vicepresidente della compagnia Jeff Hrkach, entro un anno inizieranno i test clinici su 25 pazienti.<br />
<span id="more-3939" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"></span><br />
Si tratta di particelle-contenitori dal diametro mille volte piu’ piccolo di quello di un <a class="JADV_Spot" href="http://click.juiceadv.com/banner_showext.asp?url=3099372&redirect=relink%2Easp%3Fkey%3D755" id="JADVKey_2_0_25" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-color: rgb(0, 102, 0); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1px !important; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">capello</a> umano rivestite da un particolare ‘mantello molecolare’ che le rende invisibili al sistema immunitario e quindi al suo attacco. Di fatto quello della non ‘invisibilità’ delle<a class="st_tag internal_tag" href="http://www.liquidarea.com/tag/nanoparticelle/" rel="tag" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Post taggati con nanoparticelle">nanoparticelle</a> era stato finora un problema senza <a class="JADV_Spot" href="http://click.juiceadv.com/banner_showext.asp?url=7349528" id="JADVKey_3_0_13" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-color: rgb(0, 102, 0); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1px !important; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">soluzione</a> che precludeva il loro utilizzo clinico<br />
<a name='more'></a><br />
<ins style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-style: none; border-color: initial; border-image: initial; border-left-style: none; border-right-style: none; border-style: initial; border-top-style: none; border-width: initial; display: inline-table; height: 60px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; text-decoration: none; vertical-align: baseline; visibility: visible; width: 468px;"></ins><br />
<br />
Secondo quanto si legge sul Times online, le <a class="st_tag internal_tag" href="http://www.liquidarea.com/tag/nanoparticelle/" rel="tag" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Post taggati con nanoparticelle">nanoparticelle</a>, munite di una specie di antennina-ancora aggrediscono solo le <a class="st_tag internal_tag" href="http://www.liquidarea.com/tag/cellule/" rel="tag" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Post taggati con cellule">cellule</a> tumorali trasferendo in loco il principio attivo del farmaco oncologico che trasportano. Qui rilasciano lentamente il farmaco e attaccano il <a class="JADV_Spot" href="http://click.juiceadv.com/banner_showext.asp?url=3099372&redirect=relink%2Easp%3Fkey%3D1232" id="JADVKey_4_0_27" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-color: rgb(0, 102, 0); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1px !important; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">cancro</a> senza produrre i deleteri effetti collaterali tipici delle terapie oncologiche.<br />
Curare il <a class="JADV_Spot" href="http://click.juiceadv.com/banner_showext.asp?url=3099372&redirect=relink%2Easp%3Fkey%3D1232" id="JADVKey_6_0_27" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-color: rgb(0, 102, 0); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1px !important; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">cancro</a> dall’interno potrebbe rappresentare la nuova era dell’<a class="JADV_Spot" href="http://click.juiceadv.com/banner_showext.asp?url=3099372&redirect=relink%2Easp%3Fkey%3D1234" id="JADVKey_5_0_7" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-color: rgb(0, 102, 0); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1px !important; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">oncologia</a>; le<a class="st_tag internal_tag" href="http://www.liquidarea.com/tag/nanoparticelle/" rel="tag" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #cd1713; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Post taggati con nanoparticelle">nanoparticelle</a> potrebbero essere usate per veicolare i farmaci oncologici anche contro altre malattie.<br />
fonte:<a href="http://www.liquidarea.com/" style="line-height: 1.3em;">http://www.liquidarea.com</a></div>
</div>
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-53411435605631384622012-03-19T06:39:00.001-07:002012-03-19T06:39:53.922-07:00La prostata è l' organo «preferito» Dubbi sui linfonodi da rimuovere<div style="text-align: center;">
<img src="https://encrypted-tbn2.google.com/images?q=tbn:ANd9GcTzVzOB-759VaCvH1su5XqC33a8MdRpmKQ2Wa_W2hjDADTwLbyfhg" /> <span style="background-color: white; color: #464646; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px;"><br /></span></div>
<span style="background-color: white; color: #464646; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px;"><br /></span><br />
<span style="background-color: white; color: #464646; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px;">P iù della metà delle procedure robotiche è eseguita oggi per rimuovere tumori alla prostata, ma ci sono ancora controversie sull' opportunità di usare il robot. Spiega Walter Artibani, direttore della Divisione di urologia dell' Ospedale Policlinico di Verona: «Da poco, per la </span><br />
<a name='more'></a>prima volta, sono state pubblicate due revisioni di studi che dimostrano come il robot, rispetto alla chirurgia aperta, consenta un miglior recupero della continenza e della potenza sessuale. Purtroppo gli studi di partenza non sono di qualità eccelsa, per cui è ancora difficile dire una parola definitiva sugli effettivi vantaggi del robot, se si escludono quelli condivisi con la mininvasiva». «Alcuni benefici sono indiscutibili - interviene Patrizio Rigatti, direttore dell' Urologia al San Raffaele di Milano -. Il paziente torna a casa prima, c' è un minor rischio di incontinenza e di fuoriuscite di linfa. Però, nei pazienti a più alto rischio cardiaco, ad esempio, l' anestesia richiesta dall' uso del robot risulterebbe più pericolosa». «Il candidato ideale per il robot potrebbe essere un giovane molto motivato a preservare l' erezione, ma i criteri di scelta sono tuttora opinabili - ammette Artibani -. La condizione inderogabile è l' identità del risultato nell' eradicazione del tumore e al momento gli esiti paiono almeno sovrapponibili. Nelle mani di bravi chirurghi il robot può garantire un maggior numero di margini tumorali negativi, indice che il cancro è stato asportato bene. Ma dati definitivi purtroppo non ce ne sono». Meglio allora non credere che il robot sia sempre e per forza meglio di ogni altra alternativa, soprattutto perché ogni paziente è un caso a sé. «È bene sottolineare che molti dati positivi si sono finora ottenuti su tumori in stadi iniziali - dice Rigatti -. In questi casi il rischio di ricadute a 10 anni è minore se si asportano più di 20 linfonodi circostanti: riuscirci con il robot è più difficile, perché si allungano molto i tempi dell' intervento e spesso ci si "accontenta" di eliminarne meno. E a volte la mano del chirurgo riesce a "sentire" meglio i margini di un tumore di quanto riesca a farlo "a vista", attraverso l' ingrandimento con la telecamera della mininvasiva». Su questo c' è chi dissente, ma è un dato di fatto la preoccupazione dei chirurghi inglesi che poco tempo fa hanno lanciato l' allarme: a furia di formare chirurghi esperti in mininvasiva e robotica c' è il rischio di ritrovarsi in penuria di medici capaci di operare in urgenza, dove quasi sempre il paziente va aperto. E poi c' è la questione costi: «Un intervento robotico richiede 3-4 ore in sala operatoria, con un costo di mille euro l' ora, senza contare la spesa per lo strumentario speciale; con i metodi tradizionali nello stesso tempo si possono operare 2 o 3 pazienti - osserva Rigatti -. Per di più, i rimborsi del Servizio sanitario non sono sufficienti a coprire gli interventi robotici. E comunque, ogni anno in Italia si diagnosticano 50 mila nuovi tumori alla prostata: se li curassimo tutti con il robot il Servizio sanitario affonderebbe». «Bisogna però considerare che in certi casi costano molto di più i farmaci per la chiemioterapia» ricorda Artibani. <br /><br />
fonte:<a href="http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/18/prostata_organo_preferito_Dubbi_sui_co_9_120318090.shtml">http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/18/prostata_organo_preferito_Dubbi_sui_co_9_120318090.shtml</a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-57585860572446972722012-03-06T06:49:00.001-08:002012-03-06T06:49:46.175-08:00Prostata, i molti modi per rallentare il tumore<br />
<h1 style="background-color: white; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #231f20; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 31px; font-weight: normal; letter-spacing: -1px; line-height: 1.3; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 14px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #798081; font-size: 22px; font-style: italic; line-height: 1.2;">All'European Association of Urology occhi puntati sulle novità farmacologiche per i pazienti con una malattia in fase avanzata</span><span id="evid" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"></span></h1>
<div id="main-article" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: url(http://images2.corriereobjects.it/images/static/common/punto_verticale.gif?v=200708301452); background-origin: initial; background-position: 410px 0px; background-repeat: no-repeat repeat; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #464646; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; overflow-x: auto; overflow-y: auto; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="first-col" id="content-to-read" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; float: left; font-family: inherit; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 20px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; width: 400px;">
<div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1em; font-style: inherit; margin-bottom: 15px; margin-top: 1px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="thumb-dida box-img left foto-h-left" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: black; background-image: none; background-origin: initial; border-bottom-color: rgb(156, 157, 157); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-color: rgb(156, 157, 157); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(156, 157, 157); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-style: initial; border-top-color: rgb(156, 157, 157); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; clear: both; display: inline; float: left; font-family: inherit; font-style: inherit; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative !important; vertical-align: baseline; width: 180px;" title="">
<img align="left" alt="" border="0" height="311" src="http://images2.corriereobjects.it/Media/Foto/2012/02/28/prostata--180x140.jpg?v=20120228105141" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; display: block; float: none !important; font-family: inherit; font-style: inherit; height: auto !important; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; width: 180px !important;" title="" width="400" /></div>
MILANO – Come dimostrano i risultati di un’ampia sperimentazione americana condotta su quasi 1.200 uomini, c’è un nuovo farmaco in grado di migliorare la sopravvivenza nei pazienti con un carcinoma alla prostata in stadio avanzato. <a name='more'></a>MDV3100, questo il nome del medicinale, è stato creato con un meccanismo che va bloccare un recettore cellulare che induce la progressione del tumore ed ha una storia particolare: è infatti stato ideato e messo a punto dai ricercatori della University of California di Los Angeles Charles L. Sawyers e Michael E. Jung, senza l’intervento di alcuna azienda farmaceutica (che entrerà in gioco solo ora, per la produzione). «E’ un’arma molto promettente che, visti i risultati del trial di fase III, potrebbe essere disponibile per i pazienti già fra un anno, un anno e mezzo – commenta Riccardo Valdagni, direttore del Programma Prostata all'Istituto Tumori di Milano -. E fortunatamente sono parecchi i farmaci in arrivo per chi ha una neoplasia in fase metastatica». Anche di questo si parlerà durante il convegno della <a href="http://www.uroweb.org/" rel="nofollow" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #565656; font-family: inherit; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank"><u>European Association of Urology </u></a>che si chiude oggi a Parigi, «dove i dati e le ricerche sulle nuove cure farmacologiche quest’anno sono state al centro dell’attenzione» aggiunge Giario Conti, responsabile dell’Urologia all’Ospedale Sant’Anna di Como e presidente dell<a href="http://www.auro.it/" rel="nofollow" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #565656; font-family: inherit; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank"><u>’Associazione Urologi Italiani </u></a>(Auro).<div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1em; font-style: inherit; margin-bottom: 15px; margin-top: 1px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1em; font-style: inherit; margin-bottom: 15px; margin-top: 1px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: bold; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">TANTE STRATEGIE CON UN SOLO SCOPO: RALLENTARE IL TUMORE - </span>Negli ultimi anni sono arrivate alle fasi finali di sperimentazione molti farmaci diversi per il carcinoma prostatico metastatico, che raggiungono però uno stesso obiettivo: rallentano la progressione della malattia e allungano la sopravvivenza dei pazienti, con una buona qualità di vita. «Hanno indicazioni differenti a seconda del tipo di malattia, del numero di metastasi (che per il cancro alla prostata colpiscono nella stragrande maggioranza le ossa) o delle condizioni del paziente, ma possono anche essere usati in sequenza uno dopo l’altro – spiega Conti -: la grande sfida dei prossimi anni sarà scoprire se esiste una combinazione o un ordine “ideale”, che dà risultati migliori». Docetaxel (approvato nel 2004 e ora in uso clinico standard) ha aperto la strada: è stato il primo chemioterapico dimostratosi efficace contro il tumore della prostata ormono-refrattario. Ora, per i malati più critici con una neoplasia che progredisce dopo la chirurgia, la radioterapia e la cura ormonale e che sono resistenti alla castrazione chimica, abbiamo finalmente delle terapie», chiarisce Valdagni.</div>
<div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1em; font-style: inherit; margin-bottom: 15px; margin-top: 1px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: bold; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">ECCO QUALI SONO LE NOVITA’ IN ARRIVO - </span>« Fra queste c’è abiraterone, cura ormonale ad oggi disponibile in Italia solo per uso compassionevole (che consente l'utilizzo di un farmaco sperimentale quando sono state escluse o esaurite le altre soluzioni possibili per la cura della malattia), ma che dovrebbe entrare in commercio per l’estate 2012. Ci sono poi cabazitaxel, un nuovo chemioterapico approvato dall’Agenzia italiana del farmaco poche settimane fa, e alpharadine, un radiofarmaco (in fase III di sperimentazione, che potrebbe entrare in commercio tra un paio d’anni) che ha come target selettivo le metastasi ossee il cui metabolismo, e quindi la crescita, viene inibito, riducendo i sintomi dolorosi e migliorando la qualità di vita dei malati. Più complessa invece la vicenda del <a href="http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/10_maggio_03/vaccino-tumore-prostata-approvato-usa_a4a21f78-56b7-11df-ae23-00144f02aabe.shtml" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #003366; font-family: inherit; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;" target=""><u>vaccino terapeutico sipuleucel-T</u></a> (più noto come provenge), che per ora non viene prodotto (e non è approvato) in Europa. Infine è già disponibile denosumab, un anticorpo monoclonale che protegge le ossa dall’osteoporosi (spesso causata dai farmaci anticancro con un meccanismo ormonale) e che previene il rischio di fratture causato dalle metastasi.</div>
<div class="footnotes" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: black; font-family: inherit; font-size: 1em; font-style: inherit; font-weight: bold; margin-bottom: 15px; margin-top: 1px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="author" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; display: block; font-family: inherit; font-style: inherit; margin-bottom: 15px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Vera Martinella (Fondazione Veronesi)</span><span class="author" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; display: block; font-family: inherit; font-style: inherit; margin-bottom: 15px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">fonte:<a href="http://www.corriere.it/" style="font-family: inherit; font-size: 1em; font-style: inherit;">http://www.corriere.it/</a></span></div>
</div>
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-87099067589049605502012-02-22T00:17:00.000-08:002012-02-22T00:17:20.731-08:00 Una diagnosi del tumore alla prostata senza errori<br />
<div class="date" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: url(http://oggiscienza.files.wordpress.com/2011/12/pattern_light_2011_winter.png); background-origin: initial; background-position: 0px 0px; background-repeat: repeat repeat; border-bottom-color: rgb(211, 246, 251); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-image: initial; border-left-color: rgb(211, 246, 251); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(211, 246, 251); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-top-color: rgb(211, 246, 251); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; color: #2a2a2a; font-family: calluna-sans-1, calluna-sans-2, Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 15px; margin-top: -10px; padding-bottom: 4px; padding-left: 12px; padding-right: 12px; padding-top: 4px; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="entrytext" style="background-color: white; color: #2a2a2a; font-family: calluna-sans-1, calluna-sans-2, Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 14px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden; padding-top: 0px; text-align: left;">
<div style="line-height: 1.5em; margin-bottom: 15px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<a href="http://oggiscienza.files.wordpress.com/2012/02/chip.jpg" style="color: #007182; font-weight: bold;"><img alt="" class="aligncenter wp-image-27330" height="334" src="http://oggiscienza.files.wordpress.com/2012/02/chip.jpg?w=480&h=334" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-color: initial; border-image: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-style: initial; border-top-width: 0px; display: block; height: auto; margin-bottom: 5px; margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 5px; max-width: 97%; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Chip" width="480" /></a>SALUTE – Un chip in grado di rilevare preventivamente il tumore alla prostata senza errori o falsi positivi. Inutile dire che una cosa del genere potrebbe migliorare sensibilmente le diagnosi oncologiche, ed è un risultato tutto italiano. È stato infatti sviluppato dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali attraverso le Università di Parma e Catania.<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="line-height: 1.5em; margin-bottom: 15px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Il chip ha la capacità di individuare nelle urine la sarcosina, un derivato della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Glicina" style="color: #4bafbe; font-weight: bold; text-decoration: none;" target="_blank">glicina</a> che a livelli elevati indica la presenza di forme aggressive di cancro alla prostata. Finora non sono stati mai creati strumenti così efficaci per uno screening così particolare, e la ricerca è stata appena pubblicata su PNAS (<a href="http://www.pnas.org/content/early/2012/01/23/1112264109.full.pdf+html?sid=5741fea4-47df-4ee9-8bc5-3eb3c83f2057" style="color: #4bafbe; font-weight: bold; text-decoration: none;" target="_blank">Proceedings of the National Academy of Sciences of the Unites States of America</a>).<span id="more-27329"></span></div>
<div style="line-height: 1.5em; margin-bottom: 15px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
L’idea di Elisa Biavardi e Cristina Tudisco (le ricercatrici che hanno messo a punto il chip) è stata quella di usare un recettore nanomolecolare con alta affinità per la sarcosina e posizionarlo sulla superficie di un nano-chip, fatto come una sorta di “wafer” di silicio. Il trucco sta nel fatto che attraverso dei recettori, dei cavitandi tetrafosfonati, si intrappolano le molecole recanti un gruppo N-metilico (la sarcosina è infatti un derivato N-metilico della glicina).</div>
<div style="line-height: 1.5em; margin-bottom: 15px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Stando ai dati <a href="http://www.airc.it/tumori/tumore-alla-prostata.asp" style="color: #4bafbe; font-weight: bold; text-decoration: none;" target="_blank">AIRC</a>, il tumore alla prostata in Italia rappresenta circa il 15% di tutti i tumori, e l’incidenza è in netto aumento, con oltre 23mila nuovi casi all’anno. Una diagnosi tempestiva e accurata rappresenta spesso la salvezza, ma i test attuali non sono affatto infallibili: di solito si procede con un prelievo del sangue alla ricerca di livelli di PSA (Antigene Prostatico Specifico), una molecola i cui alti livelli sono associati al tumore, ma è un esame che spesso riporta falsi positivi. Può succedere, infatti, che livelli alti di PSA siano rilevati anche in presenza di semplici infiammazioni o infezioni.</div>
<div style="line-height: 1.5em; margin-bottom: 15px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Il metodo ideato dal team italiano, invece, non ha questo problema, perché è un’analisi certa. Stando a Enrico Dalcanale, che ha guidato il gruppo di Parma, il nuovo test potrebbe essere molto utile anche allo screening di liquidi biologici in generale, migliorando anche altri tipi di diagnosi.</div>
<div style="line-height: 1.5em; margin-bottom: 15px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Pubblicato da Davide Ludovisi su 2 febbraio 2012
</div>
<div style="line-height: 1.5em; margin-bottom: 15px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<em>Crediti immagine: Consorzio INSTM</em></div>
<div style="line-height: 1.5em; margin-bottom: 15px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<em>fonte:</em><a href="http://oggiscienza.wordpress.com/2012/02/02/una-diagnosi-del-tumore-alla-prostata-senza-errori/">http://oggiscienza.wordpress.com/2012/02/02/una-diagnosi-del-tumore-alla-prostata-senza-errori/</a></div>
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-58994802598500838112012-02-09T23:07:00.000-08:002012-02-09T23:07:20.388-08:00Tumore della Prostata<span style="background-color: white;"><br /></span><br />
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" height="234" style="text-align: center; width: 396px;"><tbody>
<tr align="left" valign="top"><td height="234" width="396"><div style="height: 243px; line-height: 12px; padding-left: 0px; padding-top: 3px; width: 558px;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;">L’adenocarcinoma prostatico costituisce il primo <b>tra i tumori più comuni negli uomini con un’incidenza di circa il 21%</b>.<br />Tale tumore ha una tendenza ad essere lentamente progressivo prima di arrivare all’evidenza clinica della neoplasia stessa.<br />Il 70% dei tumori prostatici si sviluppano a livello della <b>zona periferica</b> della ghiandola prostatica, molto più raramente a livello della zona centrale ed in quella di transizione.<br />Si tratta di una patologia correlata con l’età, rara al di sotto dei 40 anni, con un’incidenza massima <b>tra la settima e l’ottava decade d’età</b>.<br />La possibilità di una <b>“diagnosi precoce”, grazie al dosaggio ematico del “PSA” (Antigene Prostatico Specifico) effettuato annualmente al di sopra dei 50 anni d’età</b>, ha drasticamente sovvertito le opzioni </span><br />
<a name='more'></a><span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;">terapeutiche, tanto da farlo considerare oggigiorno potenzialmente<b> ”curabile” </b>con una sopravvivenza a 5 anni di circa l’85% dei pazienti.<br /><b>Nei gruppi ad “alto rischio”</b>, come soggetti con storia familiare di tumore alla prostata o appartenenti alla razza afro-americana, <b>i primi dosaggi dovrebbero iniziare dai 40 anni d’età</b>.<br /><br /><img border="0" height="8" src="http://www.patriziovicini.it/images/point2.gif" width="8" /> <b>Sintomatologia</b><br /><br />Il carcinoma della prostata in fase iniziale è <b>asintomatico</b>, proprio perché origina dalla porzione periferica della ghiandola prostatica e quindi lontano dall’uretra; la maggior parte dei tumori alla prostata sono infatti dei noduli scoperti<b> “casualmente”</b> durante un’esplorazione rettale o in corso di ecografia prostatica transrettale o rilevati <b>“incidentalmente”</b> dopo interventi per l’ipertrofia prostatica.<br />Solo in una fase successiva, se il tumore si estende dalla zona periferica verso la zona centrale con coinvolgimento uretrale, si possono avere sintomi da ostruzione cervico-uretrale (pollachiuria, nicturia, stranguria). Occasionalmente si possono avere dolori ossei e talvolta comparsa di fratture patologiche per la presenza di metastasi ossee come sintomi d’esordio. A volte il primo segno è rappresentato dall’emospermia (presenza di sangue nello sperma visibile ad occhio nudo) per il coinvolgimento delle vescicole seminali nel processo neoplastico.<br /><br /><br /><img border="0" height="8" src="http://www.patriziovicini.it/images/point2.gif" width="8" /> <b>Diagnosi</b><br /><br />• <b>Esplorazione rettale</b>: consente di apprezzare l’eventuale presenza di noduli, con superficie irregolare, consistenza aumentata, limiti non netti e mal definibili.</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;"><img border="0" height="200" src="http://www.patriziovicini.it/images/2_tumore_p1.jpg" style="font-size: 11px;" width="199" /></span></div>
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;">
<br />• <b>Antigene Specifico Prostatico (PSA)</b>: è una glicoproteina che serve per la liquefazione dello sperma ed aumenta in presenza di patologia tumorale rivestendo un ruolo fondamentale in fase di screening, diagnosi, stadiazione e follow-up del tumore alla prostata.<br /><br />• <b>Ecografia prostatica transrettale</b>: la maggior parte dei tumori appaiono come noduli ipoecogeni, comunque un terzo può essere isoecogeno e l’ 1-2% dei tumori è iperecogeno.<br /><br />• <b>Biopsia</b>: può essere effettuata con ago tru-cut per esame istologico, il prelievo deve essere effettuato<br />sotto guida ecografia per via trans-rettale o per via trans-perineale..</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;"><img border="0" height="200" src="http://www.patriziovicini.it/images/2_tumore_p2.jpg" style="font-size: 11px;" width="199" /></span></div>
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;">
<br />• <b>TAC</b>: valutazione dell’eventuale coinvolgimento linfonodale.<br /><br />• <b>RNM</b>: permette una valutazione dell’infiltrazione del tumore a livello dei tessuti molli.<br /><br />• <b>Scintigrafia ossea</b>: valuta la presenza o meno di lesioni metastatiche ossee..<br /><br /><br /><img border="0" height="8" src="http://www.patriziovicini.it/images/point2.gif" width="8" /> <b>Terapia</b><br /><br />Il paziente con età al di sotto dei 70 anni e con malattia di basso stadio (organo-confinata) rappresenta il candidato ideale per l’intervento di <b>prostatectomia radicale</b>. L’intervento prevede l’asportazione in blocco di prostata e vescicole seminali con linfoadenectomia iliaco-otturatoria.<br />La sopravvivenza a lungo termine di tali pazienti dopo terapia arriva al 90%. Tra le complicanze a lungo termine di questo intervento abbiamo<b> l’incontinenza urinaria</b> (con incidenza variabile tra 0,3 e 65,6%) e<b> l’impotenza</b> (con incidenza variabile tra 10 e 90%),<b>entrambe possono giovare di una “riabilitazione precoce” nel post-operatorio</b>.<br />Nel caso della Disfunzione Erettile la terapia medica-riabilitativa deve essere attuata più precocemente possibile dopo circa 4 settimane dall’intervento, in modo continuativo per 6-12 mesi, con lo scopo di prevenire la fibrosi dei corpi cavernosi e come induzione al trattamento di mantenimento, si utilizzano soprattutto gli inibitori della PDE5 come: Sildenafil (VIAGRA) 100 mg (1cp/die), Vardenafil (LEVITRA) 20 mg (1cp/die), Tadalafil (CIALIS) 20 mg (3 cp/week) somministrati per bocca, da soli o in associazione alla Prostaglandina E1- PGE1 (2,5-20 mcg 2-3/week) somministrata per via intracavernosa (FIC).<br /><br /><br />Una valida opzione terapeutica alternativa è la <b>radioterapia, esterna ed interstiziale</b>, indicata sempre nei soggetti con malattia di basso stadio (organo-confinata) ma di età superiore ai 70 anni o in presenza di un performance status non ottimale. Secondo molti studi i risultati ottenuti con la radioterapia per quanto riguarda il follow-up a 10 anni, sono sovrapponibili a quelli della chirurgia, comunque dobbiamo dire che il paragone accurato, stadio per stadio, tra le due metodiche è impossibile in quanto solo la chirurgia permette una corretta stadiazione anatomo-patologica.<br />Le complicanze delle radioterapia sono rappresentate da sequele ”intestinali”, come proctiti, sanguinamento rettale, stenosi dell’ampolla rettale etc. ed “urologiche” cistite da raggi con ematuria, stenosi uretrale ed <b>impotenza</b> (con incidenza variabile tra 22 e 84%)<br />La radioterapia interstiziale ha il vantaggio rispetto alla radioterapia esterna, di ledere meno i tessuti limitrofi alla prostata, ma si può avere come problema importante una migrazione a distanza dei semi radioattivi con mancanza di uniformità nella zona irradiata.<br /><br /><br />Il carcinoma della prostata è un tumore ormono-sensibile; per questo motivo lo scopo della <b>terapia ormonale</b> è quello di abbassare la produzione di testosterone o impedirne il legame ai recettori sulle cellule prostatiche. A questo scopo si utilizzano farmaci “antiandrogeni” (flutamide, bicatulamide e ciproterone acetato) che inibiscono l’azione androgenica mediante competizione recettoriale ed altri cioè gli “analoghi dell’LH-RH” che impediscono la produzione androgenica inibendo l’asse ipotalamo-ipofisario. E’ possibile anche un “blocco androgenico combinato” mediante l’associazione di un antiandrogeno con un analogo LH-RH.<br />La terapia ormonale si esegue i come primo approccio terapeutico soltanto quando il paziente non può essere sottoposto ad intervento di prostatectomia radicale per l’età avanzata o quando le condizioni generali controindicano l’intervento chirurgico od in presenza di neoplasia in stadio avanzato o metastatico. La terapia ormonale è anche indicata come trattamento adiuvante dopo prostatectomia radicale o radioterapia in caso di malattia localmente avanzata.</span></div>
<div style="height: 243px; line-height: 12px; padding-left: 0px; padding-top: 3px; width: 658px;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;"><br /></span></div>
<div style="height: 243px; line-height: 12px; padding-left: 0px; padding-top: 3px; width: 658px;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;"><br /></span></div>
<div style="height: 243px; line-height: 12px; padding-left: 0px; padding-top: 3px; width: 658px;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;"><br /></span></div>
<div style="height: 243px; line-height: 12px; padding-left: 0px; padding-top: 3px; width: 658px;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;"><br /></span></div>
<div style="height: 243px; line-height: 12px; padding-left: 0px; padding-top: 3px; width: 658px;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;"><br /></span></div>
<div style="height: 243px; line-height: 12px; padding-left: 0px; padding-top: 3px; width: 658px;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;"><br /></span></div>
<div style="height: 243px; line-height: 12px; padding-left: 0px; padding-top: 3px; width: 658px;">
<span style="background-color: white;"><span class="style1" style="color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;">fonte:</span><a href="http://www.patriziovicini.it/tumore_prostata.html">http://www.patriziovicini.it/tumore_prostata.html</a></span></div>
<div style="height: 243px; line-height: 12px; padding-left: 0px; padding-top: 3px; width: 658px;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;"><br /></span></div>
<div style="height: 243px; line-height: 12px; padding-left: 0px; padding-top: 3px; width: 658px;">
<span class="style1" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 11px;"><br /></span></div>
</td></tr>
</tbody></table>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-91416422895296516472012-01-27T00:46:00.000-08:002012-01-27T00:46:08.268-08:00 Come affrontare l’incontinenza<div class="testo_articolo_dimensione" style="background-color: white; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<div class="textcontainer entry-content" id="text_body" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 105px; margin-right: 0px; margin-top: 5px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<div style="color: rgb(102, 102, 102) !important; font-family: 'Microsoft Sans Serif', Arial, Verdana, Sans, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibzhvwQW2A_Z6x9hWzrR0t5Q51VuiQwteURdRBqbziyblm138KFFjFWnFAD46LFGxSiTQwy1w0Gy5DCHQENjNPaXqHVUQAfuiy89MF-w5vPHFObSNXJs6vGLe7XhqMesyqcURmLDkb7Yg/s1600/images+(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibzhvwQW2A_Z6x9hWzrR0t5Q51VuiQwteURdRBqbziyblm138KFFjFWnFAD46LFGxSiTQwy1w0Gy5DCHQENjNPaXqHVUQAfuiy89MF-w5vPHFObSNXJs6vGLe7XhqMesyqcURmLDkb7Yg/s320/images+(1).jpg" width="320" /></a></div>
<span style="line-height: 20px;"><br /></span><br />
<span style="line-height: 20px;"><br /></span><br />
<span style="line-height: 20px;">Un problema che affligge un importante numero di persone è l'incontinenza urinaria ovvero la perdita involontaria di urina. Questa condizione medica è frequente nel sesso femminile e la sua incidenza cresce con l'aumentare dell'età, perch´ sia la vescica sia le strutture del pavimento pelvico subiscono, con gli anni, alcuni cambiamenti che possono favorirne l'insorgenza. Inoltre alcune patologie come il diabete mellito, il morbo di Parkinson e la demenza senile concorrono ad alterare il meccanismo della continenza. Nel sesso maschile è spesso legata a </span><br />
<a name='more'></a><span style="line-height: 20px;">fattori iatrogeni (traumi, interventi chirurgici alla prostata, eccetera).</span></div>
<div style="color: rgb(102, 102, 102) !important; font-family: 'Microsoft Sans Serif', Arial, Verdana, Sans, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: center;">
<span style="line-height: 20px;">Si distinguono diversi tipi di incontinenza: da urgenza, da sforzo, mista e l'iscuria paradossa. Quest'ultima è una condizione particolare che si verifica quando la vescica si riempie oltre la sua capacità e non riesce più a svuotarsi. È legata a un'ostruzione post-vescicale (per esempio l'ipertrofia prostatica). La terapia iniziale è posizionare un catetere e in seguito studiare e risolvere le cause dell'ostruzione.</span></div>
<div style="color: rgb(102, 102, 102) !important; font-family: 'Microsoft Sans Serif', Arial, Verdana, Sans, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: center;">
<span style="line-height: 20px;">L'incontinenza da urgenza è causata da contrazioni involontarie del muscolo detrusore legate a un'iperattività dallo stesso. Chi ne soffre ha un forte stimolo che non riesce a trattenere. È caratterizzato da pollachiuria e urgenza. Si può curare farmacologicamente con anticolinergici o con iniezioni endovescicali di tossina botulinica od eventualmente con neuromodulazione sacrale.</span></div>
<div style="color: rgb(102, 102, 102) !important; font-family: 'Microsoft Sans Serif', Arial, Verdana, Sans, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: center;">
<span style="line-height: 20px;">L'incontinenza da sforzo, invece, come suggerisce il termine, è una perdita involontaria di urina durante lo sforzo fisico, causata da un incremento della pressione endo-addominale (ridere, tossire, starnutire, cambiare postura, camminare, salire e scendere le scale, sollevare pesi, ecc.). In questo caso il problema non è a livello vescicale, ma appena sotto, a livello dello sfintere, «il rubinetto della vescica» che non tiene bene quando aumentano le pressioni. Le terapie sono o riabilitative (esercizi del pavimento pelvico, elettrostimolazione del piano perineale) o chirurgiche (posizionamento di sling o sfinteri artificiali). L'incontinenza mista è ovviamente un misto tra incontinenza da sforzo e da urgenza. L'esame strumentale utile a distinguerle per attuare la terapia più idonea è l'esame urodinamico invasivo. Esso permette, attraverso un piccolo catetere, di studiare il flusso minzionale e le pressioni intravescicali in fase di riempimento e durante lo svuotamento della vescica.</span></div>
<div style="color: rgb(102, 102, 102) !important; font-family: 'Microsoft Sans Serif', Arial, Verdana, Sans, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: center;">
<span style="line-height: 20px;">*Istituto clinico Beato Matteo</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #666666; font-family: 'Microsoft Sans Serif', Arial, Verdana, Sans, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;"><br /></span></div>
<span style="color: #666666; font-family: 'Microsoft Sans Serif', Arial, Verdana, Sans, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #666666; font-family: 'Microsoft Sans Serif', Arial, Verdana, Sans, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><span style="line-height: 20px;">di Vigevano (Pavia)</span></span><br />
<a href="http://www.ilgiornale.it/speciali/urologia_come_affrontare__lincontinenza/27-01-2012/articolo-id=569057-page=0-comments=1">http://www.ilgiornale.it/speciali/urologia_come_affrontare__lincontinenza/27-01-2012/articolo-id=569057-page=0-comments=1</a>
</div>
<span style="color: #666666; font-family: 'Microsoft Sans Serif', Arial, Verdana, Sans, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">
</span></div>
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-53636396398700640762012-01-11T23:50:00.000-08:002012-01-11T23:51:33.565-08:00Un esame delle urine per la diagnosi di tumore alla prostata<span style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; font-weight: bold; text-align: -webkit-center; text-transform: uppercase;">SECONDO ALCUNI RICERCATORI INGLESI IL LIVELLO DELLA PROTEINA MSMB NELLE URINE DEGLI UOMINI POTREBBE INDIVIDUARE, DIVERSI ANNI PRIMA, IL RISCHIO DI SVILUPPARE CANCRO ALLA PROSTATA</span>
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<div class="pic" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: initial; background-image: url(http://www.molecularlab.it/images/costr/pic-shadow-sx-200x15.jpg); background-origin: initial; background-position: 50% 100%; background-repeat: no-repeat no-repeat; float: left; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; padding-bottom: 15px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<img alt="Prostata" height="135" src="http://www.molecularlab.it/script/aspjpeg.asp?Image=/public/news/_prostate_cancro_tumore.jpg&width=180&height=135&Compression=77" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: #f6f6f6; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-color: rgb(170, 170, 170); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-color: initial; border-image: initial; border-left-color: rgb(204, 204, 204); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(204, 204, 204); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-top-color: rgb(204, 204, 204); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; display: block; padding-bottom: 10px; padding-left: 10px; padding-right: 10px; padding-top: 10px;" width="180" /></div>
<span style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">Solo in Gran Bretagna, ogni anno, dieci mila uomini perdono la vita a causa del tumore alla prostata: per questo alcuni ricercatori inglesi si sono adoperati per trovare un nuovo metodo di diagnosi. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">Il coordinatore dello studio Hayley Whitaker ha spiegato che durante la ricerca sono stati presi in considerazione oltre 350 uomini con e senza tumore alla prostata, di cui sono stati analizzate tessuti e urine. Da queste analisi è emerso che, negli individui malati, il livello della proteina MSMB presente nelle urine è minore rispetto a quello dei soggetti sani. La scoperta è a dir poco entusiasmante, poiché questa nuova tipologia di screening potrà sostituire definitivamente l'attuale test del PSA nel sangue, ultimamente accusato di inaccuratezza. Il test, ancora in fase di perfezionamento, permetterà di diagnosticare la malattia diversi anni prima della sua manifestazione e sarà accessibile a tutti. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista PlosOne.</span>
<br />
<span style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">fonte:</span><a href="http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6975">http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6975</a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-21659783423986082512012-01-09T01:03:00.000-08:002012-01-09T01:06:41.106-08:00 Come ridurre i rischi di cancro alla prostata<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWE_E2mVwjqpHEgd8_MGRCNT_UKB3vF3XvkbufOMvFzC2AvJCUhrIfImP9RMOqvItE0zQUd96-AClkZqmSoD5okja9Jj8KDt2zJfKFM-uEoiYo1zzoriUSC3-Yq7qm7CKNxhFNutyWo7s/s1600/pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="291" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWE_E2mVwjqpHEgd8_MGRCNT_UKB3vF3XvkbufOMvFzC2AvJCUhrIfImP9RMOqvItE0zQUd96-AClkZqmSoD5okja9Jj8KDt2zJfKFM-uEoiYo1zzoriUSC3-Yq7qm7CKNxhFNutyWo7s/s400/pro.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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Il cancro alla prostata è un tipo di tumore che fa paura ma in effetti tutti i tumori trasmettono paura e ansie.<br />
Però ognuno di noi può fare qualcosa per ridurre il rischio di contrarre il cancro alla prostata.<br />
I consigli che vi darò ora si applicano anche per altri tumori di qualsiasi origine.<br />
La prostata è una ghiandola grande come una noce e il tumore attacca questo organo facendolo ingrossare.<br />
I segnali di questo tumore non sono evidenti subito e la persona colpita si può accorgere del tumore anche a distanza di un anno.<br />
Il tumore alla prostata è un tipo di tumore lento e non è veloce come altri, ma se il tumore alla prostata si estende i problemi sono devastanti.<br />
<a name='more'></a><br />
Si presenta dopo i 45 50 anni e colpisce tutti gli uomini.<br />
Questo cancro sviluppa una incontrollata produzione di cellule maligne che possono diffondersi in tutto l’organismo formando una metastasi generale.<br />
Infatti spesso il tumore alla prostata prende le ossa facendo sviluppare l’osteoporosi.<br />
È un tumore devastante che se non preso in tempo porta a risvolti critici che purtroppo non lasciano speranza.<br />
Però per fortuna questo tumore se preso in tempo si può dare speranza al malato.<br />
Diversi studi a riguardo hanno dimostrato che l’alimentazione è la prima arma di difesa contro qualsiasi tumore e specialmente nella prevenzione al tumore alla prostata.<br />
Non bisogna sottovalutare l’alimentazione poiché è veramente importante specialmente nella prevenzione di molti mali e patologie.<br />
Gli antiossidanti sono la prima arma per la prevenzione e se si consuma principalmente frutta e verdura eliminando il consumo di carne o limitarne il consumo.<br />
Per esempio i pomodori è un alimento indispensabile poiché è un antiossidante naturale che aiuta tantissimo.<br />
Poi bisogna anche dire che il pomodoro contiene il licopene che è un fitochimico importante.<br />
Si trova in tutti i frutti e verdure rossi ma anche nella frutta e verdura dal colore giallo.<br />
Anche il broccolo è un alimento che aiuta a prevenire ed a riguardo ci sono molti studi che dicono che è un alimento indispensabile per la prevenzione.<br />
Poi il broccolo in tutte le sue varianti è utile per molte patologie e malattie.<br />
Oltre a mangiare molta frutta e verdura è indispensabile mangiare anche molto pesce possibilmente pesce azzurro e magari favorendo i pesci piccoli e non pesci di tagli un po’ più grandi.<br />
Questo poiché il pesce contiene omega3 che sono degli acidi grassi che servono indispensabili per mantenere integri la membrana cellulare.<br />
È indispensabile una giusta alimentazione per fare prevenzione e a riguardo ci sono molte testimonianze che possono garantire che una buona alimentazione porta ad uno stato di salute sano a livello generale.<br />
A riguardo vi posso raccontare la storia di mio nonno che mangiava sempre solo prodotti della terra e limitando la carne per motivi di impossibilità nell’acquistare carne.<br />
Il suo cibo erano i prodotti della terra ed è vissuto fino a 106 anni e si è addormentato naturalmente.<br />
Ma da diversi studi condotti in diversi paesi è stato dimostrato che chi ha una buona alimentazione come quella mediterranea ha meno probabilità di ammalarsi di tumore alla prostata.<br />
I svantaggi di questa malattia sono devastanti e pertanto se si riesce a fare prevenzione è la cosa migliore.<br />
<b></b><br />
<div style="text-align: center;">
<b><b><b></b></b></b>
fonte:<a href="http://www.salutejournal.it/ridurre-rischi-di-cancro-alla-prostata/">http://www.salutejournal.it/ridurre-rischi-di-cancro-alla-prostata/</a></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-8625583562259761132011-12-21T23:31:00.000-08:002011-12-21T23:31:02.426-08:00La doppia terapia per l'ipertrofia della prostata<h2 style="background-color: white; color: #57803d; font-family: Verdana; font-size: 12px; margin-bottom: 4px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 4px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">I vantaggi della combinazione fissa sul trattamento</h2><div style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Per quanto riguarda la cura dell'<a href="http://salute33.blogspot.com/" target="_blank">Ipertrofia prostatica benigna</a> e della ritenzione urinaria acuta, la pratica clinica corrente utilizza gli inibitori della 5-alfa-reduttasi e gli alfa-bloccanti in associazione estemporanea in circa il 25% dei casi. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Nel 60%, l’associazione estemporanea utilizzata è composta da dutasteride + tamsulosina. I risultati clinici ottenuti nella sperimentazione clinica con l’associazione estemporanea (studio CombAT) dimostrano un beneficio incrementale significativo nei confronti di entrambi i componenti.</div><a name='more'></a><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia;">In particolare è stato dimostrato un miglioramento sintomatologico costante nel tempo, una riduzione significativa del rischio di ritenzione urinaria acuta (AUR) e della chirurgia correlata alla Ipertrofia Prostatica Benigna rispetto alla monoterapia con tamsulosina. Da un punto di vista sintomatologico lo studio CombAT (studio registrativo </span><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">pivotal) è il primo studio a dimostrare un significativo miglioramento della sintomatologia con la terapia di associazione 5ARI + alfa-bloccanti rispetto alle singole monoterapie nei primi 9 mesi di terapia.</span><br style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">Un vantaggio rilevante dato dalla presenza simultanea dei due principi attivi in un’unica capsula è rappresentato dal fatto che è ipotizzabile una maggiore e più costante aderenza al trattamento, fattore che è riconosciuto come una componente critica nella gestione delle malattie croniche. Una scarsa aderenza al trattamento può portare a un esito clinico non soddisfacente, e, in alcuni casi, può determinare un aumento della spesa sanitaria.</span><br style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">Esistono dati in letteratura che dimostrano come l’aderenza al trattamento sia inversamente associata alla complessità del regime terapeutico. Uno dei fattori critici di aderenza al trattamento è costituito dal numero di farmaci assunti, e vi sono evidenze che dimostrano come l’uso di una combinazione fissa possa migliorare l’aderenza al trattamento, rispetto alle singole monocomponenti.</span><br style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">Questo può essere particolarmente vero in pazienti </span><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">anziani</span><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;"> con IPB, che spesso già assumono numerosi altri farmaci per altre patologie coesistenti (ipertensione, </span><a class="JADV_Spot" href="http://diabete-info.blogspot.com/" id="JADVKey_1_0_17" style="background-color: white; border-bottom-color: rgb(0, 102, 0); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; color: #57803d; font-family: Georgia; list-style-type: none; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none;" target="_blank">diabete</a><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">, ipercolesterolemia, malattie cardiovascolari ecc.).</span><br style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">Sulla base di queste considerazioni la Società Italiana di Urologia (SIU) e l’Associazione Urologi Italiani (AURO.it) ritengono che l’avere a disposizione una formulazione farmaceutica che unisca in un’unica combinazione i due principi attivi possa aiutare l’urologo (così come il </span><a class="JADV_Spot" href="http://click.juiceadv.com/banner_showext.asp?url=3099486&redirect=relink%2Easp%3Fkey%3D1074" id="JADVKey_4_0_21" style="background-color: white; border-bottom-color: rgb(0, 102, 0); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; color: #57803d; font-family: Georgia; list-style-type: none; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none;" target="_blank">medico</a><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;"> di </span><a class="JADV_Spot" href="http://click.juiceadv.com/banner_showext.asp?url=3099486&redirect=relink%2Easp%3Fkey%3D775" id="JADVKey_3_0_15" style="background-color: white; border-bottom-color: rgb(0, 102, 0); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; color: #57803d; font-family: Georgia; list-style-type: none; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none;" target="_blank">medicina</a><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">generale) nell’offrire a una selezionata popolazione di pazienti un’opzione terapeutica che migliori la loro potenziale aderenza al trattamento garantendo maggiormente i benefici clinici attesi. Si tratta dei pazienti a maggior rischio di progressione (con </span><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">prostata</span><span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">di dimensioni > 30 cc, PSA > 1.5 ng/ml), già in trattamento con un’associazione estemporanea o non adeguatamente controllati da un terapia con alfalitici, e che spesso, per la presenza di patologie concomitanti, sono pluritrattati con altri farmaci.</span> <br />
<span style="background-color: white; color: #777777; font-family: Georgia;">fonte:</span><a href="http://www.italiasalute.it/8564/h/La-doppia-terapia-per-l%27ipertrofia-della-prostata.html">http://www.italiasalute.it/8564/h/La-doppia-terapia-per-l%27ipertrofia-della-prostata.html</a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-51451938260083711122011-11-22T23:28:00.000-08:002011-11-22T23:29:26.531-08:00 La pillola femminile,potrebbe causare il Tumore alla prostata<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><img border="0" height="336" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzQdrsYHsqbibhVfcIaTs4esGD17zNUiqfTPzxMWJUA4mes6UBn4Ug4qDdRCWQIjIxO6xlGoD9FELELnGzpH2CHWOE_TRLaVbaCr_xvBrP7lK-FietXitWmwgftX_ZkEsSTcEnNKvJsgs/s640/pillola_contraccettiva.jpg_415368877.jpg" width="640" /></div><br />
Potrebbe esser la pillola, contraccettivo sempre più utilizzato dalle donne negli ultimi decenni, la responsabile dell’<a href="http://salute33.blogspot.com/2009/03/tumore-alla-prostata-9-milioni-rischio.html"><b>aumento dell’incidenza del cancro</b></a> alla<a href="http://salute33.blogspot.com/2009/03/tumore-alla-prostata-9-milioni-rischio.html"> <b>prostata</b></a>. L’uso della pillola, secondo uno studio condotto da David Margel dell'<a href="http://www.utoronto.ca/" style="color: #16387c; text-decoration: none;" target="_blank">Università di Toronto</a>, potrebbe aver contribuito indirettamente all’aumento dei casi di tumore. Il legame, diversamente da quanto si potrebbe immaginare, resta tutto da spiegare.<br />
<div class="ctnTxt" id="pos2" style="float: left; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 20px; width: 664px;"><strong>Ormoni presenti nella pillola "arrivano" ai maschi attraverso l'acqua</strong> - Secondo il ricercatore la “contaminazione” causa poi dell’insorgenza della malattia potrebbe essere ascrivibile al fatto che i sottoprodotti <br />
<a name='more'></a>ormonali degli estrogeni contenuti nella pillola e assorbiti dal corpo femminile, vengono rilasciati nell'ambiente e "arrivano" ai maschi attraverso l'acqua da bere. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista<a href="http://www.bmj.com/" style="color: #16387c; text-decoration: none;" target="_blank"><em>British Medical Journal</em></a>, sono stati ottenuti incrociando i dati rilasciati dalla <a href="http://www.iarc.fr/index.php" style="color: #16387c; text-decoration: none;" target="_blank">International Agency for Research on Cancer</a> (Iarc) e relativi all’incidenza e alla mortalità di questa forma tumorale negli ultimi 40 anni a quelli concernenti l'uso dei contraccettivi.</div><div class="ctnTxt" id="pos3" style="float: left; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 20px; width: 664px;"><strong>L'indiziato numero uno è la pillola femminile</strong> - Il team di ricercatori guidato da Margel ha preso in esame i dati, paese per paese, e notato che in ogni nazione con l'aumento dell'uso dei contraccettivi orali da parte delle donne sono andate aumentando di pari passo sia l'incidenza sia la mortalità per cancro alla prostata. I sottoprodotti ormonali del metabolismo della pillola, stando a quanto confermato dai ricercatori, sono “duri a morire”. Difficilmente si decompongono una volta finiti nell’ambiente e questo fa sì che il viaggio delle urine si concluda, in un modo o nell’altro, nei depositi dell’acqua potabile che tutti assumiamo</div><div class="ctnTxt" id="pos4" style="float: left; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 20px; width: 664px;"><strong>"Aumenti nell'incidenza di certi tumori tipici dei tessuti sensibili agli ormoni</strong> (seno, tiroide, testicoli e <a href="http://salute33.blogspot.com/2009/03/tumore-alla-prostata-9-milioni-rischio.html"><b>prostata</b></a>) in molti paesi industrializzati sono spesso citati come evidenza del fatto che l'esposizione diffusa della popolazione generale a certi composti endocrini abbia un impatto negativo sulla salute umana", concludono gli esperti. Potrebbe essere il caso anche dei sottoprodotti ormonali della pillola.</div><div class="ctnTxt" id="pos4" style="float: left; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 20px; width: 664px;">fonte:<a href="http://notizie.tiscali.it/articoli/scienza/11/11/tumori-prostata-possibili-responsabili-spunta-pillola-femminile.html" style="font-size: 13px; line-height: normal;">http://notizie.tiscali.it/articoli/scienza/11/11/tumori-prostata-possibili-responsabili-spunta-pillola-femminile.html</a></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-7974485539075160342011-10-25T05:39:00.000-07:002011-10-25T05:39:48.444-07:00Risposte positive dal 100% dei pazienti trattati con GX301.<div id="image_in_post"><div align="center" style="background-color: #cccccc; clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; width: 210px;"> <img alt="tumore prostata" class="attachment-210x150" height="150" src="http://www.newnotizie.it/wp-content/uploads/2011/10/tumore-prostata-294x238.gif" title="tumore prostata" width="185" /></div><div id="zoom"><br />
</div></div><strong>GX301, nuovo vaccino per il tumore alla prostata</strong>. La sperimentazione clinica del <strong>nuovo vaccino del tumore alla prostata e al rene</strong> si sta concludendo con <strong>esiti molto positivi</strong>. Tutti i 14 pazienti trattati hanno registrato miglioramenti. La sperimentazione, iniziata quasi due anni fa, è stata attuata all'<strong>Azienda ospedaliera San Martino di Genova</strong>. I docenti della <strong>Facoltà di </strong><br />
<a name='more'></a><strong>Medicina</strong> di Genova, <strong>Gilberto Filaci e Paolo Traverso</strong>, hanno dato ottime speranze per la cura del cancro: alla fase I, il nuovo vaccino chiamato <strong>GX301 </strong>risulta avere un certo grado di <strong>efficacia clinica in assenza di effetti collaterali </strong>significativi. Serviranno ora <strong>altri studi e nuovi investimenti</strong> per testare l'efficacia di questo vaccino curativo, non più in malati terminali, ma appena il tumore si manifesta e per estenderlo a nuove tipologie neoplastiche.<br />
<br />
<strong>Risposte positive dal 100% dei pazienti trattati. </strong>Il vaccino terapeutico GX301 ha avuto <strong>risposte positive dal 100% dei pazienti trattati</strong>: "Tutti hanno registrato miglioramenti, il male ha rallentato, in alcuni casi si è fermato". E’ un vaccino che <strong>rinforza </strong><strong>il sistema immunitario</strong>, lo rende un killer capace di uccidere le cellule malate, anche se i tumori sono in uno stadio molto avanzato. Spiega il professor Filaci: "Il vaccino usa come sostanza stimolante parti di una molecola, la <strong>telomerasi</strong>, molto concentrata nei tumori, sia nelle cellule malate che in quelle sane. Se il sistema immunitario riesce a riconoscere la molecola nelle cellule malate, può circondarla con quelle sane e poi distruggerla". Il <strong>tumore della prostata</strong> è uno dei tumori <strong>più diffusi nella popolazione maschile</strong> e rappresenta circa il 15 % di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo: le stime parlano di poco più di <strong>23.500 nuovi casi ogni anno in Italia</strong>. L’unica terapia è l'intervento chirurgico.<br />
<br />
Adriana Ruggeri<br />
fonte:http://www.newnotizie.it/2011/10/25/tumore-prostata-ottimi-i-risultati-per-il-vaccino/Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-73961025607676399912011-09-26T23:16:00.000-07:002011-09-26T23:16:09.710-07:00Profili di rischio e modelli di trattamento nella terapia del tumore alla prostata con un livello di antigene prostatico specifico inferiore a 4 ng/mL<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrR8Efk5dykGeRhm2OXtVSCMnrBrIHNyoOskgaUts8JfSGAa9JZ3h3Y48mlGrL0X3xVKXGuPEre4V0xD-FhqpbkOyafZz7uj0WjTSE26_uoT7z44HBXsq2pOqjUEUIYR2fdgEDHy_gxjs/s1600/images+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrR8Efk5dykGeRhm2OXtVSCMnrBrIHNyoOskgaUts8JfSGAa9JZ3h3Y48mlGrL0X3xVKXGuPEre4V0xD-FhqpbkOyafZz7uj0WjTSE26_uoT7z44HBXsq2pOqjUEUIYR2fdgEDHy_gxjs/s200/images+%25281%2529.jpg" width="179" /></a></div>
<span class="Apple-style-span" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Nonostante la controversia sul vantaggio di uno screening per l’antigene prostatico specifico ( PSA ), poco si sa sui profili di rischio e i modelli di trattamento negli uomini diagnosticati con tumore alla prostata, con un valore di antigene prostatico specifico inferiore o uguale a 4 ng/mL.</span><span class="Apple-style-span" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px;"></span><br />
<div class="post-content" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
<br />Lo studio ha preso in esame i dati del registro SEER ( Surveillance, Epidemiology, and End Results ), riguardanti 123.934 uomini con tumore alla prostata di nuova diagnosi, nel periodo 2004-2006.<br /><br />Gli uomini con un livello di antigene prostatico specifico di 4 ng/ml o inferiore hanno rappresentato il 14% dei casi incidenti di tumore alla prostata. <a name='more'></a><br /><br />Il 54% degli uomini, a cui era stato diagnosticato un cancro alla prostata e livelli di PSA inferiori a 4 ng/mL, è risultato a basso rischio di malattia ( stadio inferiore o uguale a T2a, livello di PSA inferiore o uguale a 10 ng/mL, punteggio Gleason inferiore o uguale a 6 ), ma oltre il 75% di loro ha subito prostatectomia radicale o radioterapia.<br /><br />Gli uomini con tumore alla prostata rilevato allo screening e con valori di PSA inferiori a 4 ng/ml avevano una probabilità 1.49 e 1.39 volte maggiore di essere sottoposti a prostatectomia radicale o radioterapia, rispettivamente, e hanno avuto meno probabilità di avere un grado elevato di malattia rispetto agli uomini in cui la neoplasia prostatica non era stata individuata allo screening ( OR=0.67 ).<br /><br />In conclusione, la maggior parte degli uomini con tumore alla prostata con una soglia di antigene prostatico specifico inferiore a 4 ng/mL si sono dimostrati a basso rischio di malattia, ma hanno subito una terapia locale aggressiva.<br />Abbassare la soglia di biopsia, conservando tuttavia la difficoltà nel distinguere i tumori indolenti da quelli aggressivi potrebbe aumentare il rischio di un eccesso di diagnosi di neoplasia e di trattamento. ( Xagena2010 )<br /><br />Shao Y-H et al, Arch Intern Med 2010; 170:1256-1261</div>
<div class="post-content" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.urologiaonline.net/?view=18403&page=1">http://www.urologiaonline.net/?view=18403&page=1</a></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-72547444798971033752011-09-08T01:06:00.001-07:002011-09-08T01:06:44.891-07:00Un nuovo laser contro l'adenoma della prostata. Degenze ridotte, e meno disagi per i pazienti.
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="345" src="http://www.youtube.com/embed/tNuaAoHZkws" width="420"></iframe>
Le playlist scientifiche sono su http://www.rai.tv/dl/portale/html/palinsesti/science&technology.htmlUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-58671027010074196002011-08-23T01:19:00.000-07:002011-08-23T01:19:40.264-07:00Estratto di zenzero attivo contro le cellule del cancro <table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVUQoiGq1vDUn2yRTgB_RZIPdm3HBXQQ5uhpQpw7uIrmXH1_mYXx8SyN_Lv3IvriG7aBbf3Nqws6nZfNDFRHNVEkaAOLTeVm1vnabZnQ2kPEK4Td7_bC69ZSSeQqIjWK3P7MTZyhLk6Rk/s1600/7142190_Lucky-Dragon.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="137" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVUQoiGq1vDUn2yRTgB_RZIPdm3HBXQQ5uhpQpw7uIrmXH1_mYXx8SyN_Lv3IvriG7aBbf3Nqws6nZfNDFRHNVEkaAOLTeVm1vnabZnQ2kPEK4Td7_bC69ZSSeQqIjWK3P7MTZyhLk6Rk/s200/7142190_Lucky-Dragon.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto: ©photoxpress.com/Lucky Dragon</td></tr>
</tbody></table><div class="snippet"> Un estratto della pianta si è dimostrato efficace nel contrastare la diffusione e lo sviluppo di cellule cancerose del cancro della prostata, del seno e del collo dell’utero. Lo studio Uno recente studio condotto in laboratorio su cellule tumorali, ha messo in evidenza l’attività anticancro di un estratto di zenzero.<br />
Le cellule utilizzate per questa ricerca erano del cancro della prostata, del seno e del collo dell’utero e sono state trattate con un estratto di zenzero che, tuttavia, non era selettivo.<a name='more'></a>La dottoressa Ritu Aneja e colleghi, che hanno pubblicato i risultati dello studio sul <i>British Journal of Nutrition</i>, hanno voluto utilizzare un tipo di estratto che non escludesse altre sostanza che di solito sono considerate superflue. Questo tipo di approccio, definito dagli stessi ricercatori olistico, parte dal concetto che alcuni componenti che spesso vengono esclusi dall’estrazione possono invece essere importanti nell’economia generale del rimedio e, quindi, dell’efficacia dello stesso. Isolare un solo principio attivo, spiegano i ricercatori, potrebbe non essere la scelta migliore in termini di effetti terapeutici.<br />
<br />
Già studi precedenti, come quello della Georgia State University (Usa), avevano mostrato le proprietà dello zenzero nella prevenzione del cancro, in particolare nel cancro alla prostata. In questo studio, i ricercatori hanno invece scoperto che lo zenzero riusciva a far regredire il tumore fino al 60 per cento. Secondo gli scienziati, integrare la propria dieta con circa 140 grammi di estratto intero di zenzero è un buon mezzo preventivo del cancro.<br />
La scelta di utilizzare un estratto “integrale” è anche dovuta alla possibilità di impiegare meno estratto che non nel caso di una singola sostanza chimica, ricordano i ricercatori.<br />
<br />
«Anche se può sembrare facile lavorare con gli estratti di piante, non è così, perché ci sono una miriade di composti e di altri derivati complessi, e non sappiamo quali sono quelli giusti. Inoltre, i composti che stiamo cercando di identificare possono essere presenti in minima quantità, ma possono essere molto importanti e non devono essere trascurati», spiega Aneja.<br />
Ribadendo quindi il concetto che tutte le parti e i composti di una pianta possono essere importanti, i ricercatori proseguono nella loro ricerca per trovare un rimedio che offra in sinergia qualità e proprietà anticancro senza sortire effetti collaterali tipici di trattamenti più aggressivi.</div><div class="snippet">fonte:http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/medicina-naturale/articolo/lstp/416572/ </div><div class="snippet"></div><div class="snippet"><b></b> </div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7090306240431454471.post-84473723310460512902011-08-11T22:04:00.000-07:002011-08-11T22:14:54.030-07:00La palma nana al servizio della prostata<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5SSEwPuKVZeWe7xIEyl52_0iMQzUlpyQiqWpUtqsX06tLmQaZ1CkTQlAH7GZLI8t3kFaA1SMbO4SvCKaCDDV5LvzX4Ci_fqynpAxmlQxihaMRrLDPzNOJ2RluczseVjP6P9JzRK2STYk/s1600/images.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 128px; height: 170px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5SSEwPuKVZeWe7xIEyl52_0iMQzUlpyQiqWpUtqsX06tLmQaZ1CkTQlAH7GZLI8t3kFaA1SMbO4SvCKaCDDV5LvzX4Ci_fqynpAxmlQxihaMRrLDPzNOJ2RluczseVjP6P9JzRK2STYk/s200/images.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5639833558759826706" /></a>
<br /><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(81, 87, 86); font-family: Tahoma; font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 19px; background-color: rgb(255, 255, 255); ">La S</span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(81, 87, 86); background-color: rgb(255, 255, 255); "><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Grande', Arial, sans-serif; font-size: 12px; font-weight: bold; line-height: 12px; "><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">erenoa</span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; "> repens è una pianta diffusa negli Stati Uniti, nel Sud-Europa e nel Nord-Africa. E' una piccola palma con foglie costituite da oltre 20 segmenti (il nome in inglese è Saw Palmetto). E' considerata una pianta abbastanza sicura con pochi e rari effetti collaterali. </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">I costituenti chimici più importanti sono differenti steroli, acidi grassi liberi, carotenoidi, oli essenziali e polisaccaridi. </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">L’estratto di palma nana (Serenoa repens) è utilizzato nell’uomo per aumentare la funzione testicolare e per eliminare l’irritazione nelle membrane mucose, in particolare quelle del tratto genito-urinario e della prostata. </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">Innanzitutto l’ipertrofia prostatica è una manifestazione dell’invecchiamento cui si accompagna un accumulo di testosterone che, una volta giunto nella prostata, viene convertito nel più potente diidrosterone, che stimola le cellule a moltiplicarsi, da cui l’ipertrofia della ghiandola. Inoltre nello sviluppo della sintomatologia ostruttiva si riconoscono due momenti: una componente meccanica legata alla crescita della massa prostatica e una componente dinamica che coinvolge il tono della muscolatura liscia che riveste prostata e uretra. I sintomi prevalenti sono una frequenza urinaria aumentata, risvegli notturni per la minzione con riduzione della forza e del calibro dell’urina, ritenzione urinaria. </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">L'estratto liposterolico (85-95 % di acidi grassi e steroli) delle bacche di Serenoa repens è utilizzato come adiuvante nel trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna allo stadio I e II e dei sintomi ad essa associati. Infatti questo estratto liposterolico della palma nana ha dimostrato di essere in grado di impedire la conversione di testosterone a diidrosterone e di inibire il suo legame ai siti recettoriali e nucleari, aumentando quindi il suo metabolismo e la sua escrezione. Da qui il vantaggio sintomatologico avvertito dai pazienti che fanno uso di questa categoria di prodotti; oltre a una loro intrinseca utilità preventiva alle prime avvisaglie del disturbo: diminuzione dell’enuresi notturna di oltre il 45%; residuo menzionale ridotto del 42%; aumento del flusso di urina di oltre il 50% già a un mese dal suo impiego. Nessun significativo disturbo o effetto collaterale è riportato in letteratura.<span> </span>I dati di una metanalisi dei risultati dei trials clinici effettuati per verificare l'efficacia della Serenoa repens nel trattamento della ipertrofia prostatica benigna dimostrano che esiste un effettivo miglioramento della pollachiuria e della nicturia nei pazienti che la assumono rispetto ai gruppi di pazienti trattati con placebo. </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">Studi medico-scientifici hanno anche paragonato l’estratto di Saw Palmetto con un farmaco, la finasteride, usato nella medicina convenzionale per combattere l’iperplasia prostatica benigna (l’ingrossamento spesso legato all’età della ghiandola prostatica che, esercitando una pressione sulla vescica, induce più frequenti stimoli urinari, in particolare nelle ore notturne). La ricerca ha coinvolto 1.098 uomini a cui era stata diagnosticata questa problematica di ipertrofia prostatica; i ricercatori hanno concluso che entrambi i trattamenti hanno finito con l’alleviare i sintomi nel 75% dei casi. Ma se da un lato con la finasteride a fronte del beneficio sul volume della prostata si aveva anche una parallela riduzione del desiderio e della potenza sessuale, questo non accadeva col Saw Palmetto, che al contrario parallelamente incrementava la libido negli uomini che lo avevano assunto. </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">Conseguentemente le principali indicazioni saranno date dall’ipertrofia prostatica, dalle patologie infiammatorie delle vie uro-andrologiche, fino alla ripresa di una corretta e buona libido. </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">Il dosaggio varia a seconda della severità dei sintomi. Generalmente l'estratto standardizzato di Serenoa dovrebbe essere assunto alla dose di 160 mg per due volte al giorno per 1-3 mesi. La Serenoa repens è presente in commercio in preparazioni farmaceutiche registrate e preparazioni erboristiche. </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">“Sono state dimostrate diverse attività farmacologiche che possono ricondurre al complesso meccanismo di azione della Serenoa repens: inibizione dell'attività dell'enzima 5-alfa-reduttasi, antagonismo nei confronti del recettore alfa-1-adrenergico, blocco dei recettori intraprostatici per gli androgeni (interferisce con il legame del diidrotestosterone con il recettore citosolico)” (<a href="mailto: <script language='JavaScript' type='text/javascript'> <!-- var prefix = 'mailto:'; var suffix = ''; var attribs = ''; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addy24371 = 'gcalapai' + '@'; addy24371 = addy24371 + 'unime' + '.' + 'it'; document.write( '<a ' + path + '\'' + prefix + addy24371 + suffix + '\'' + attribs + '>' ); document.write( addy24371 ); document.write( '<\/a>' ); //--> </script><script language='JavaScript' type='text/javascript'> <!-- document.write( '<span style=\'display: none;\'>' ); //--> </script>Questo indirizzo e-mail %C3%A8 protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. <script language='JavaScript' type='text/javascript'> <!-- document.write( '</' ); document.write( 'span>' ); //--> </script>" style="color: rgb(51, 153, 102); text-decoration: none; "><span style="text-decoration: none; ">Gioacchino Calapai</span></a>, <a href="mailto: <script language='JavaScript' type='text/javascript'> <!-- var prefix = 'mailto:'; var suffix = ''; var attribs = ''; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addy62953 = 'Giovanni.Polimeni' + '@'; addy62953 = addy62953 + 'unime' + '.' + 'it'; document.write( '<a ' + path + '\'' + prefix + addy62953 + suffix + '\'' + attribs + '>' ); document.write( addy62953 ); document.write( '<\/a>' ); //--> </script><script language='JavaScript' type='text/javascript'> <!-- document.write( '<span style=\'display: none;\'>' ); //--> </script>Questo indirizzo e-mail %C3%A8 protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. <script language='JavaScript' type='text/javascript'> <!-- document.write( '</' ); document.write( 'span>' ); //--> </script>" style="color: rgb(51, 153, 102); text-decoration: none; "><span style="text-decoration: none; ">Giovanni Polimeni</span></a>, e Achille P. Caputi). </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">Inoltre in questi casi sarebbe ottimale un abbinamento tra Serenoa Repens e The verde, le cui virtù salutari sono state confermate da svariati studi, ponendo soprattutto l’attenzione sulla relazione positiva esistente tra consumo costante ed abituale di tè verde e la prevenzione di malattie cardiovascolari e di alcuni tumori, tra cui in particolare proprio quelli della prostata. Le sostanze che caratterizzano il tè verde appartengono alla categoria dei polifenoli e più precisamente si tratta di catechine, atte all’allontanamento e alla neutralizzazione dei prodotti metabolici radicalici implicati, sia come concausa, sia come conseguenza, nel danno cellulare e tissutale che risulta dall’aggressione dei radicali liberi dell’ossigeno. L’associazione pertanto del tè verde agli altri fitoderivati rende più complete queste specifiche linee di integratori e ne aumenta il ventaglio applicativo. </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">L’estratto di palma nana è anche stato usato nella donna con disturbi della ghiandola mammaria e si ritiene in letteratura che un suo impiego continuativo possa contribuire a un aumento del volume della mammella. In tal senso agiscono anche i fitoestrogeni della soia. Trattamenti che ovviamente devono essere seguiti per tempi medio-lunghi affinché possano effettivamente vedere ottenuti questi specifici</span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">benefici. </span><span><span style="line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">Fondamentalmente per questi stessi motivi il Saw palmetto risulta indicato per contrastare la caduta dei capelli, in analogia con quanto fatto dalla Finasteride, farmaco ultimamente impiegato anche a tal scopo. Pertanto anche in questa situazione un abbinamento di questo tipo di prodotti con quelli ricchi in sostanze ad azione antiossidante (oltre che in minerali e aminoacidi specifici per la nutrizione del bulbo pilifero e la sua protezione dagli insulti di carattere ossidativo) risulta particolarmente vincente nel contrastare attivamente la caduta dei capelli negli uomini di tutte le età e nelle donne dopo i primi anni di menopausa, quando si viene a manifestare la cosiddetta alopecia androgenetica (cioè la caduta a chiazze dei capelli nella donna in seguito a modificazioni ormonali a loro volta conseguenti alla menopausa). </span><span style="font-size: 10pt; line-height: 19px; font-family: Tahoma; ">Infine grazie al suo contenuto in saponine sferoidali la palma nana può risultare utile nei casi di atrofia del testicolo e libido insufficiente, rinforzando la stessa fertilità e contrastando attivamente le disfunzioni del sistema riproduttivo, rivelandosi utile per riacquisire una buona funzionalità andrologica.</span></span></span><h6 align="justify" style="font-family: 'Lucida Grande', Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19px; margin-top: 10px; margin-right: 0px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Tahoma; ">Dr. Damiano Galimberti, specialista in Scienza dell'Alimentazione</span></h6></span>Unknownnoreply@blogger.com0