Nuova terapia per il tumore alla prostata

Per la prima volta in Toscana applicato un gel che evita l'operazione

CARRARA. Un intervento innovativo, secondo caso in assoluto in Italia (primo in Toscana), e una speranza in più per tutti i malati di tumore alla prostata. Insomma, nonostante tutte le polemiche sui bilanci, la sanità apuana va avanti grazie alla professionalità del suo personale, sempre aggiornato. È accaduto che nei giorni scorsi, al Civico Ospedale di Carrara, l'equipe di radiologia interventistica diretta dal dottor Tito Torri, coadiuvata per l'evento da collaboratori internazionali, ha effettuato in un paziente affetto da cancro prostatico il posizionamento di un nuovo dispositivo detto "space Oar" che significa "spazio per gli organi a rischio". Le procedura, come detto, è la prima in Toscana e la seconda in Italia. Si tratta di un materiale costituto da gel glicole polietilene, che è stato introdotto mediante iniezione percutanea attraverso la cute perineale nello spazio tra retto e prostata, dopo un'anestesia locale. Qual è il vantaggio di tale procedura? Il punto chiave è che questa sostanza permette di allontanare di circa un centimetro la prostata dal retto, quanto basta per pianificare un trattamento radioterapico che permetta di effettuare una radioterapia con dosi curative per il carcinoma della prostata, operando in sicurezza poiché permette di evitare oltre l'80% dell'esposizione della mucosa rettale alle radiazioni ionizzanti che vengono impiegate in questo paziente per curare il carcinoma. Così facendo, altro aspetto davvero significativo, il paziente non sarà sottoposto a chirurgia, ma eseguirà solo un trattamento ambulatoriale di radioterapia con acceleratore lineare, con finalità curative. Il "gel" rimane nell'organismo per circa 4 mesi, il tempo necessario per pianificare e terminare la radioterapia; successivamente sarà completamente riassorbito. Non occorre neppure essere ricoverati per questo tipo d'intervento: è una procedura ambulatoriale, che viene eseguita sotto guida ecografica (foto sopra) che consente il corretto posizionamento dell'ago prima dell'iniezione. Attraverso una risonanza si può alla fine vedere il gel posizionato e successivamente procedere con la terapia.



fonte:http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2011/02/27/news/nuova-terapia-per-il-tumore-alla-prostata-3553888

Nessun commento:

Posta un commento