SALUTE – Un chip in grado di rilevare preventivamente il tumore alla prostata senza errori o falsi positivi. Inutile dire che una cosa del genere potrebbe migliorare sensibilmente le diagnosi oncologiche, ed è un risultato tutto italiano. È stato infatti sviluppato dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali attraverso le Università di Parma e Catania.
Tumore della Prostata
L’adenocarcinoma prostatico costituisce il primo tra i tumori più comuni negli uomini con un’incidenza di circa il 21%. Tale tumore ha una tendenza ad essere lentamente progressivo prima di arrivare all’evidenza clinica della neoplasia stessa. Il 70% dei tumori prostatici si sviluppano a livello della zona periferica della ghiandola prostatica, molto più raramente a livello della zona centrale ed in quella di transizione. Si tratta di una patologia correlata con l’età, rara al di sotto dei 40 anni, con un’incidenza massima tra la settima e l’ottava decade d’età. La possibilità di una “diagnosi precoce”, grazie al dosaggio ematico del “PSA” (Antigene Prostatico Specifico) effettuato annualmente al di sopra dei 50 anni d’età, ha drasticamente sovvertito le opzioni |
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