La salute parte dall’alimentazione. Prostata: una ghiandola da salvare

E’ di questi giorni una notizia importante per prevenire il tumore alla prostata. Un semplice esame delle urine (PCA-3) fornisce informazioni più accurate su questa ghiandola poco più grande di una noce. Il PCA-3 (Prostat Cancer Antigen 3), è un nuovo test basato sui geni.
Non sostituisce il test del PSA, cioè l’antigene prostatico specifico, ma è un ulteriore esame che invita i pazienti, con sospetto di carcinoma prostatico, ad effettuare una biopsia prostatica. Il PCA-3 è una proteina che viene misurata tramite il test delle urine. Quando il risultato del test è alto, nel 90% dei casi, purtroppo, ci si trova in presenza di un cancro prostatico. Il PCA-3 può anche essere effettuato in pazienti le cui biopsie effettuate precedentemente hanno dato riscontri negativi. Anche i questi casi la prevenzione è fondamentale.

Nella lotta ai tumori le diagnosi precoci possono salvare la vita. Dopo i 40 anni, infatti, gli urologi consigliano una visita annuale alla prostata. Non sottovalutare mai neanche i semplici segnali d’allarme che ci arrivano quotidianamente, soprattutto, se ci si alza spesso di notte per urinare o quando si prova bruciore durante la minzione. Un segnale ancora peggiore e preoccupante sono tracce di sangue nelle urine. Gli urologi consigliano altresì piccole attenzioni quotidiane per prevenire il tumore alla prostata, come, ad esempio, quello dell’alimentazione.

Un’ analisi del “The Journal of Nutrition“, ha evidenziato che gli uomini che consumano pomodori cotti al massimo quattro volte a settimana, incorrono in un rischio inferiore del 30%, rispetto ad uomini che, invece, mangiano pomodori crudi.
Questo perchè il pomodoro cotto contiene una quantità del potente antiossidante “licopene” maggiore rispetto al pomodoro crudo.

E perché non accompagnare i cibi anticancro prostatici con un bicchiere di vino rosso?
Uno studio del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle ha evidenziato che il vino rosso è ricco di resveratrolo. Il vino è, infatti, è più efficace di altre bevande alcoliche nella riduzione dell’incidenza di alcune malattie; il vantaggio di un moderato consumo quotidiano di vino (max 3 bicchieri) deriverebbe dai polifenoli cui è ricco, ed in particolare dal resveratrolo, contenuto proprio nella buccia dell’acino di uva. Polifenoli e resveratrolo sono altamente antiossidanti e questa proprietà è alla base dell’ azione di prevenzione di diverse malattie, tra le quali il cancro alla prostata.

Ancora una volta possiamo, quindi, affermare che la salute parte dalla tavola e che le sostanze delle quali il nostro organismo fa tesoro sono i presupposti per prevenire e limitare l’insorgere di eventuali malattie.

fonte:http://www.lsdmagazine.com/la-salute-parte-dallalimentazione-prostata-una-ghiandola-da-salvare/4270/

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