Estratto di zenzero attivo contro le cellule del cancro

Foto: ©photoxpress.com/Lucky Dragon
Un estratto della pianta si è dimostrato efficace nel contrastare la diffusione e lo sviluppo di cellule cancerose del cancro della prostata, del seno e del collo dell’utero. Lo studio Uno recente studio condotto in laboratorio su cellule tumorali, ha messo in evidenza l’attività anticancro di un estratto di zenzero.
Le cellule utilizzate per questa ricerca erano del cancro della prostata, del seno e del collo dell’utero e sono state trattate con un estratto di zenzero che, tuttavia, non era selettivo.La dottoressa Ritu Aneja e colleghi, che hanno pubblicato i risultati dello studio sul British Journal of Nutrition, hanno voluto utilizzare un tipo di estratto che non escludesse altre sostanza che di solito sono considerate superflue. Questo tipo di approccio, definito dagli stessi ricercatori olistico, parte dal concetto che alcuni componenti che spesso vengono esclusi dall’estrazione possono invece essere importanti nell’economia generale del rimedio e, quindi, dell’efficacia dello stesso. Isolare un solo principio attivo, spiegano i ricercatori, potrebbe non essere la scelta migliore in termini di effetti terapeutici.

Già studi precedenti, come quello della Georgia State University (Usa), avevano mostrato le proprietà dello zenzero nella prevenzione del cancro, in particolare nel cancro alla prostata. In questo studio, i ricercatori hanno invece scoperto che lo zenzero riusciva a far regredire il tumore fino al 60 per cento. Secondo gli scienziati, integrare la propria dieta con circa 140 grammi di estratto intero di zenzero è un buon mezzo preventivo del cancro.
La scelta di utilizzare un estratto “integrale” è anche dovuta alla possibilità di impiegare meno estratto che non nel caso di una singola sostanza chimica, ricordano i ricercatori.

«Anche se può sembrare facile lavorare con gli estratti di piante, non è così, perché ci sono una miriade di composti e di altri derivati complessi, e non sappiamo quali sono quelli giusti. Inoltre, i composti che stiamo cercando di identificare possono essere presenti in minima quantità, ma possono essere molto importanti e non devono essere trascurati», spiega Aneja.
Ribadendo quindi il concetto che tutte le parti e i composti di una pianta possono essere importanti, i ricercatori proseguono nella loro ricerca per trovare un rimedio che offra in sinergia qualità e proprietà anticancro senza sortire effetti collaterali tipici di trattamenti più aggressivi.
fonte:http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/medicina-naturale/articolo/lstp/416572/

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