La Commissione Europea ha approvato denosumab (Prolia, Amgen) per la terapia delle donne con osteoporosi post menopausale e ad aumentato rischio di fratture e per la terapia della perdita di massa ossea in pazienti sottoposti a terapia antiandrogena a causa di tumore alla prostata.
L'approvazione è valida per i 27 paesi membri dell'Unione Europea e si estende anche Norvegia, Islanda e Liechtenstein.
A livello mondiale si tratta della prima approvazione per denosumab, un anticorpo monoclonale diretto contro il ligando di RANK. Sono attualmente in corso le procedure di registrazione in Usa, Svizzera e Canada.
Vaccino terapeutico contro il tumore alla prostata approvato negli Usa
Induce una risposta immunitaria attiva e permanente del sistema immunitario, contro il cancro prostatico, ma non serve a prevenirlo, bensì a curarlo
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Vaccino terapeutico
«La chirurgia non è obbligatoria ma l’alternativa è la cura a vita»
Riccardo Valdagni, direttore del programma prostata all’Istituto dei Tumori di Milano, secondo lei questo genere di cancro va sempre operato?
«Solo se il paziente non ha tempo né voglia di farsi curare per settimane o controllare per tutta la vita. Insomma, se vuole togliersi lo spettro del cancro dalla testa e accetta le conseguenze negative di un’operazione simile».
Il paziente? Ma non è il chirurgo che decide cosa è meglio fare?
«Solo se il paziente non ha tempo né voglia di farsi curare per settimane o controllare per tutta la vita. Insomma, se vuole togliersi lo spettro del cancro dalla testa e accetta le conseguenze negative di un’operazione simile».
Il paziente? Ma non è il chirurgo che decide cosa è meglio fare?
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Riccardo Valdagni
Prostata, dubbi sull’esame del PSA
Prostata in primo piano a Roma. In occasione della V Giornata nazionale del malato oncologico, promossa da Favo (Federazione che raccoglie 500 associazioni di volontariato in oncologia) si è discusso dei diritti dei malati di cancro della prostata, di prevenzione, di diagnosi e di cure.
All'Istituto Regina Elena assieme al presidente Favo Francesco De Lorenzo vi era il gotha medico-scientifico: i professori Gallucci, Valdagni, Bevere, oltre a Laura Bellardita, Bonucci, Donegani. È intervenuto anche Fabio Gava, in rappresentanza dei parlamentari per il sostegno dei diritti dei malati di cancro.
All'Istituto Regina Elena assieme al presidente Favo Francesco De Lorenzo vi era il gotha medico-scientifico: i professori Gallucci, Valdagni, Bevere, oltre a Laura Bellardita, Bonucci, Donegani. È intervenuto anche Fabio Gava, in rappresentanza dei parlamentari per il sostegno dei diritti dei malati di cancro.
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